Ospitano stranieri in casa senza comunicarlo, i vigili multano 44 persone

Mercoledì 1 Marzo 2017 di Gabriele Pipia
Ospitano stranieri in casa senza comunicarlo, i vigili multano 44 persone
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MIRANO - Molti se ne dimenticano, altri non conoscono nemmeno la legge. Quando i vigili chiamano, cadono tutti dalle nuvole. Ben 44 cittadini del Miranese sono stati multati nel corso del 2016 per non aver comunicato in tempo l’ospitalità di persone extracomunitarie. Il dato riguarda i Comuni di Mirano, Spinea, Noale, Martellago, Santa Maria di Sala e Salzano. Le sanzioni comminate sono di 330 euro, non proprio una cifra irrisoria. Gli agenti della Polizia Locale hanno applicato il decreto legge 286 del 1998, che prevede multe da 160 a 1.100 euro. «Chiunque a qualsiasi titolo dà alloggio oppure ospita uno straniero, anche se parente o affine – dice l’articolo 7 - è tenuto a darne comunicazione scritta entro 48 ore all’autorità locale di pubblica sicurezza», ovvero al sindaco. Tale comunicazione deve essere fornita con un apposito modulo e va consegnata sia per la semplice ospitalità sia quando uno straniero viene assunto alle proprie dipendenze oppure quando gli viene ceduto un immobile. La legge punisce chi omette di fare questa denuncia ma anche chi la presenta oltre le 48 ore. Le multe dei vigili del Miranese sono in gran parte conseguenza di controlli sulle comunicazioni pervenute in ritardo: è molto probabile dunque che il numero di irregolarità sia in realtà molto più alto. I casi sono distribuiti da anni in tutto il comprensorio e nel 2016 è stato registrato un picco di multe a Spinea. Ad essere sanzionati sono stati sia cittadini italiani che stranieri. Si va dal caso dell’extracomunitario che ospita nella propria casa un amico connazionale a quello della famiglia italiana che accoglie per qualche mese un parente straniero. Dimenticandosi però di comunicare questa ospitalità. «L’attività della Polizia Locale non riguarda solamente l’aspetto stradale ma anche il commercio, l’ambiente e il rispetto di leggi e regolamenti – sottolinea il commissario Aldo Pagnin -. In questo caso gli agenti hanno semplicemente applicato la normativa. I controlli sono capillari in tutto il Miranese». 
 
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