VENEZIA - Una settimana di fuoco. Il Nordest e tutta l'Italia sono nella morsa di "Lucifero", che da nord a sud riscalda la penisola con temperature record. La punta massima si è registrata in Sardegna: a Capo San Lorenzo la temperatura percepita alle 15 è di 50 gradi, come riporta il sito dell'Aeronautica militare.
Termometro bollente anche a Nordest con Ferrara la più calda (48°). Su gran parte dell'Italia la sensazione di caldo è uguale o superiore a 40 gradi. Nella giornata di oggi sono 16 le città con bollino rosso, mentre domani - giovedì 3 - l'allerta interesserà ben 26 località. Lo rende noto il ministero della Salute attraverso il Bollettino delle ondate di calore.
NORDEST - L'ondata di caldo investe tutto il Paese. Ma alcune regioni sembrano particolarmente colpite. Come il Friuli Venezia Giulia, dove la colonnina virtuale di mercurio è salita soprattutto ad Aviano (44), Udine (43) e Trieste (41). In Veneto, sono Treviso, Verona e Padova ad attestarsi sui 42 gradi percepiti, la stessa soglia raggiunta in Emilia Romagna da Forlì, Parma e Cervia.
Le 16 città colpite dal caldo estremo di oggi sono: Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Viterbo.
Giovedì 3 agosto, invece, 'Lucifero' colpirà Trieste, Venezia, Verona, Bolzano, Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino e Viterbo.
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Il 'bollino rosso' - spiega il ministero della Salute - indica «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone con malattie croniche».
IL MINISTRO - «Sono 11 al momento le Regioni che si apprestano a richiedere lo stato di calamità a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche (Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Provincia autonoma di Trento). Siamo pronti a rispondere con tempestività, assicurando l'attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in audizione in commissione Ambiente alla Camera.
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