MESTRE - La pressione sul Governo per trasformare in emergenza nazionale la situazione di degrado dell'area di via Piave da parte del sindaco Luigi Brugnaro è iniziata ieri mattina (cinguettìo delle 7.20) con un tweet che lo stesso primo cittadino ha lanciato chiamando in causa il ministro dell'Interno Angelino Alfano e Palazzo Chigi. Il sopralluogo di due sere fa, se da una parte ha rassicurato una parte della popolazione che ci abita, dall'altra ha, però, sollevato anche qualche polemica da parte dell'opposizione ma ha fatto emergere anche situazioni estreme.
Come quella di via Ariosto e via Salettuol, ribattezzata anche come la "via del buco", luogo preferito per tossici e spacciatori per vendere e consumare droga a tutte le ore del giorno. Per difendere e delimitare un giardino è stato anche sistemato del filo spinato annunciato da un cartello, ma le siringhe continuano ad accumularsi ogni settimana. Anzi, proprio in uno dei giorni ventosi di qualche tempo fa, la Polizia Locale è dovuta intervenire perché dal tetto di una deli edifici oggi sede di Caaf sindacali, "piovevano" siringhe gettate dai tossici. Ne sono state raccolte una trentina e altrettante ogni settimana Veritas le trova sparse per terra. Le ultime retate degli agenti della sezione di Sicurezza urbana dei vigili hanno migliorato un po’ la situazione, ma non basta. «Si iniettano cocaina liquida - spiega la Polizia locale - E molti sono giovanissimi».
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