TORRE DI MOSTO - Da ex alunno della scuola media a provetto estortore e aguzzino degli alunni più piccoli, capo di una banda di ragazzini spietati: custodia cautelare in comunità per un minorenne di Torre di Mosto. Un contesto agghiacciante è stato scoperto dai Carabinieri di San Stino di Livenza nella scuola Media di Torre di Mosto grazie alla denuncia di una delle vittime e alle indagini scaturite da alcuni atti vandalici avvenuti nel novembre scorso nell'istituto: in quell'occasione i vandali avevano lasciato sulla lavagna il messaggio "Allah Akbar". Il ragazzino subiva le angherie dei bulli che spadroneggiavano nella scuola dall'estate del 2015: continue richieste di denaro, minacce, fino all'episodio più grave: l'alunno è stato minacciato con una pistola (un'arma ad aria compressa modificata tanto da sembrare vera), caricato in auto dal "boss" dei bulli con l'aiuto di un parente maggiorenne e intimato a portare 700 euro il prima possibile. I due avevano anche preso il cellulare del ragazzo come "pegno": a quel punto la vittima ha tentato di racimolare la somma ma senza riuscirci, contestualmente i Carabinieri, che svolgevano indagini sui vandali, lo hanno ascoltato, a quel punto il ragazzo si è confidato con la mamma ed è tornato dai militari per raccontare cosa stesse davvero succedendo a scuola.
Ultimo aggiornamento: 20:04
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