Pronta la scorciatoia per la stazione: da Mestre a Venezia in pochi minuti

Domenica 4 Novembre 2018 di Elisio Trevisan
La nuova strada per la stazione
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MESTRE - Il collegamento diretto con il binario 1 della stazione di Mestre è già pronto. I clienti dei nuovi alberghi in costruzione in via Ca’ Marcello e dell’ostello AO già operativo dall’anno scorso potranno, dunque, raggiungere in pochi minuti e, soprattutto, in sicurezza e agevolmente la stazione, prendere un treno e andare a Venezia.
 
Il gruppo tedesco Mtk, che ha realizzato il percorso pedonale a fianco del fascio di 14 binari della stazione, in base a provenienza e abitudini ha calcolato che l’80% dei propri clienti utilizzerà il treno, invece dei bus, per andare a visitare il centro storico. Considerando che la maggior parte di quella gente, inoltre, arriverà a Mestre con il treno, il nuovo marciapiede sarà un alleato fondamentale dell’Amministrazione cittadina nell’affrontare una delle problematiche più importanti che pongono le nuove strutture ricettive attorno alla stazione: il trasporto delle persone che, se dovesse scaricarsi sugli autobus dell’Actv, provocherebbe la paralisi creando enormi disagi anche ai pendolari che ogni giorno vanno a Venezia non per diletto ma per lavorare. 
SITUAZIONE AL LIMITE
Già oggi la situazione dei servizi di trasporto pubblico cittadino è al limite, e più delle corse aggiunte nei mesi scorsi e dei rinforzi ordinati di giorno in giorno a seconda delle necessità, Avm non riesce a fare. Solo in via Ca’ Marcello ci sono mille posti letto già operativi nell’ostello AO, per la prossima primavera aprirà il suo raddoppio e poco dopo sarà la volta delle quattro strutture ricettive di Mtk per altri 2 mila posti letto: 4 mila letti che si aggiungono ai 780 del poshtel Anda dietro al Plaza aperto la scorsa estate e ai quali entro pochi anni se ne aggiungeranno qualche altro migliaio tra le strutture che sorgeranno in via della Stazione e quelle previste sull’altro versante dei binari a Marghera.
Diventa, così, sempre più urgente dare a quella gente un servizio agevole e comodo, e non complicato e astruso come oggi.
Il collegamento pedonale li porterà dritti dritti in stazione, evitandogli la gimcana per via Ca’ Marcello e il piazzale dei pullman. Una volta un stazione oggi trovano emettitrici automatiche di biglietti per i treni che richiedono un master in burocrazia dei trasporti. Fino a qualche anno fa, infatti, per andare a Venezia (un tragitto di una decina di minuti con nessuna fermata o al massimo solo quella della stazione di Marghera a seconda del tipo di treno) si acquistava il famoso biglietto “open” che permetteva di salire su qualsiasi convoglio a qualsiasi ora del giorno e della notte e, senza biglietterie automatiche, non c’erano code al giornalaio della stazione perché ci si metteva un secondo ad acquistarlo. 
COMPLICAZIONI
Oggi invece si deve acquistare il biglietto giusto per il treno in arrivo, capire quale binario raggiungere, che prezzo pagare e via di seguito e il biglietto varrà solo per il convoglio scelto anche se tutti, da Mestre, vanno a Venezia. E così si formano code lunghissime. Il primo passo da compiere, dunque, dovrebbe essere quello di ripristinare il biglietto “open” in attesa dell’operazione definitiva, vale a dire l’istituzione di un biglietto unico per treno, bus e tram. In modo da offrire ai turisti, ma anche ai veneziani, un servizio di trasporto civile e moderno.
 
Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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