MESTRE - Una multa pagata due volte, per non aver compreso la grafia del vigile urbano. Poche settimane fa il fastidioso disguido è capitato ad una cittadina di Spinea, ora è la volta del segretario provinciale del Pd, Marco Stradiotto.
Ieri l'ex onorevole ha raccontato tutto sulla propria pagina Facebook, scatenando il dibattito e pubblicando le fotografie che documentano questa assurda vicenda.
Tutto nasce lo scorso 20 dicembre, quando Stradiotto ha parcheggiato la sua auto in divieto di sosta. Si trovava in via Cecchini a Mestre, a pochi passi dalla sede provinciale del Pd. La multa è di 28.70 euro, ma Stradiotto legge 28.20 euro. Può starci, vista la grafia sbrigativa dell'agente.
«Niente da dire, ho sbagliato a parcheggiare ed entro cinque giorni sono andato a pagare la somma, come indicato sul foglietto che mi sono trovato sul parabrezza - racconta -. Ma il 20 gennaio mi è arrivato un altro verbale che mi intima a pagare altri 17.70 euro (se pago entro cinque giorni) o altri 30 euro, se pago entro 60 giorni. Tutto questo per 50 cent».
In pratica, la legge prevede una sanzione aggiuntiva per chi compie un pagamento errato. Stradiotto spara a zero: «Nella pubblica amministrazione si è perso il buon senso, ho sempre combattuto l'ottusità dei burocrati che causa tantissimi disservizi e fa incavolare i cittadini - ha scritto ieri su Facebook mandando il messaggio pure al direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini -. Chi ha avviato questa pratica non ha pensato che sicuramente può esserci un errore di scrittura da parte dei Vigili? Chi paga entro cinque giorni di certo non si pone il problema dei 50 centesimi. Io a quel dipendente farei pagare i costi della raccomandata, così la prossima volta ci pensa: questa sarebbe la spending review necessaria».
Vicenda analoga a Spinea: la multa era sempre di 28.70 euro, la donna ha letto 28.40. Per 30 cent in meno, un pagamento aggiuntivo di 17.50 euro. L'episodio è capitato in centro a Spinea, ma allo sportello della sua città le hanno suggerito di rivolgersi al comando di Mestre. A Mestre le hanno ribadito che la legge è quella, punto e basta.
Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 14:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri l'ex onorevole ha raccontato tutto sulla propria pagina Facebook, scatenando il dibattito e pubblicando le fotografie che documentano questa assurda vicenda.
Tutto nasce lo scorso 20 dicembre, quando Stradiotto ha parcheggiato la sua auto in divieto di sosta. Si trovava in via Cecchini a Mestre, a pochi passi dalla sede provinciale del Pd. La multa è di 28.70 euro, ma Stradiotto legge 28.20 euro. Può starci, vista la grafia sbrigativa dell'agente.
«Niente da dire, ho sbagliato a parcheggiare ed entro cinque giorni sono andato a pagare la somma, come indicato sul foglietto che mi sono trovato sul parabrezza - racconta -. Ma il 20 gennaio mi è arrivato un altro verbale che mi intima a pagare altri 17.70 euro (se pago entro cinque giorni) o altri 30 euro, se pago entro 60 giorni. Tutto questo per 50 cent».
In pratica, la legge prevede una sanzione aggiuntiva per chi compie un pagamento errato. Stradiotto spara a zero: «Nella pubblica amministrazione si è perso il buon senso, ho sempre combattuto l'ottusità dei burocrati che causa tantissimi disservizi e fa incavolare i cittadini - ha scritto ieri su Facebook mandando il messaggio pure al direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini -. Chi ha avviato questa pratica non ha pensato che sicuramente può esserci un errore di scrittura da parte dei Vigili? Chi paga entro cinque giorni di certo non si pone il problema dei 50 centesimi. Io a quel dipendente farei pagare i costi della raccomandata, così la prossima volta ci pensa: questa sarebbe la spending review necessaria».
Vicenda analoga a Spinea: la multa era sempre di 28.70 euro, la donna ha letto 28.40. Per 30 cent in meno, un pagamento aggiuntivo di 17.50 euro. L'episodio è capitato in centro a Spinea, ma allo sportello della sua città le hanno suggerito di rivolgersi al comando di Mestre. A Mestre le hanno ribadito che la legge è quella, punto e basta.
