Fincantieri, 150 milioni d'investimenti e cinquemila nuovi posti di lavoro

Domenica 24 Febbraio 2019 di Elisio Trevisan
Fincantieri, 150 milioni d'investimenti e cinquemila nuovi posti di lavoro
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MESTRE Da qui al 2023 Fincantieri investirà 150 milioni di euro per ingrandire lo stabilimento di Porto Marghera, in buona sostanza raddoppierà gli edifici e i capannoni esistenti, e creerà 5mila posti di lavoro in più. È un’operazione necessaria per poter realizzare tutte le nuove navi da crociera di cui ha acquisito le commesse: 8 super navi da qui al 2027, tutte intorno alle 100mila tonnellate di stazza lorda e realizzate con le tecnologie più innovative che esistono sul mercato. Le istituzioni locali appoggiano l’operazione e stanno collaborando per la parte burocratica, in particolare con le autorizzazioni alcune delle quali già concesse. D’altro canto l’investimento non è un capriccio ma un’operazione indispensabile, senza la quale l’intero piano di sviluppo sarebbe a rischio.
 LE MOTIVAZIONI
Fincantieri, com’è noto, dieci anni fa rischiava la chiusura e oggi è diventata l’unica grossa realtà industriale cantieristica internazionale con joint venture e partnership negli Stati Uniti, in Cina, in Francia (con l’operazione di acquisizione dei cantieri Stx a Saint Nazaire in Bretagna, rimessa però in discussione dopo le tensioni sorte tra i governi italiano e francese, e la joint venture paritaria con la Naval Group, uno dei principali costruttori navali europei sul mercato mondiale dei sistemi di difesa). E poi, naturalmente, c’è la crocieristica, e in questo settore il cantiere Breda di Marghera si afferma come uno dei più importanti del Gruppo.
Da qui al 2027, infatti, sono ben 8 le navi che verranno realizzate a Venezia: una della compagnia Carnival, una della Costa, una della Holland America Line, e ben cinque della Norvegian Cruises Lines, un nuovo brand acquisito da Fincantieri che a Marghera costruirà navi prototipo innovative da tutti i punti di vista, anche ambientale che, tra le tante particolarità offerte ai clienti, avranno pure una pista di go-kart sull’ultimo ponte esterno.
Entrando nei particolari del piano il Gruppo ha in programma di investire 150 milioni e mezzo di euro entro il 2023, dei quali tra i 120 e i 130 milioni per ingrandire e migliorare edifici e infrastrutture in modo da rispondere all’aumento delle commesse e all’evoluzione del mercato che richiede navi sempre più grandi, e in definitiva per rendere il cantiere più competitivo; il resto dell’investimento è destinato a nuovi parcheggi, spogliatoi, docce e uffici oltre che per il miglioramento della sicurezza e dell’ambiente di lavoro.
LE CONSEGUENZE
Lo sviluppo della sede di Marghera, infatti, porterà anche all’aumento dell’occupazione: i circa mille dipendenti diretti saliranno del 15% soprattutto con tecnici e progettisti; i 2.500 lavoratori delle imprese terze saliranno a poco meno di 7mila; infine durante gli anni di cantiere per riqualificare lo stabilimento, ci sarà lavoro per altre 600 persone che dovranno costruire le nuove infrastrutture. Ecco, dunque, che serviranno nuovi uffici, nuovi spazi per docce e spogliatoi; e serviranno pure altri 150 stalli per auto, da ricavare sempre nella zona del cavalcavia di via del Commercio che dal cavalcavia di Mestre porta all’isola portuale.
Tornando alla parte più corposa del piano, ossia a quella produttiva, la riorganizzazione prevista per rendere possibile il rispetto dei tempi di realizzazione delle tante navi prevede che il Parco lamiere e profili verrà riconvertito in un nuovo piazzale, e l’officina costruzioni navali verrà parzialmente demolita consentendo di ricavare una nuova area di premontaggio dei pezzi delle navi grande circa 30mila metri quadrati che sarà dotata di una nuova gru a cavalletto da 800 tonnellate di portata che, da sola, costerà 40 milioni di euro. Parallelamente a questi interventi verrà realizzata la nuova Linea di costruzione pannelli che comporterà il prolungamento dell’officina esistente (come mostra il punto 1 della mappa). Anche il settore dei magazzini di stoccaggio dei materiali verrà rinnovato con la riconversione del parco stoccaggio cavi, la realizzazione di un nuovo magazzino stoccaggio cavi elettrici, la riconversione dell’officina tubi in un nuovo magazzino multipiano e nuovi soppalchi nel magazzino per le cabine prefabbricate.
Elisio Trevisan
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Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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