Mestre. Un'altra rissa nel locale delle coltellate. Il titolare minimizza: «Litigio tra connazionali»

Sabato 9 Marzo 2024 di Giulia Zennaro
Un'altra rissa nel locale delle coltellate. Il titolare minimizza: «Litigio tra connazionali»

MESTRE - Il locale Skb di Corso del Popolo a Mestre di nuovo sotto i radar della cronaca.

Questa volta, però, nessun danneggiamento al bar né tantomeno un doppio ferimento dei titolari, come invece era avvenuto una decina di giorni fa, quando un cliente rumeno, ubriaco, aveva dato in escandescenze, ferendo con un coltello al volto i due titolari e sfondando a calci la porta dopo essersi rifiutato di pagare (e aver anche cercato di rubare dei soldi). Giovedì sera, quando dopo mezzanotte sono arrivate sul posto le pattuglie, sembrava un copione già scritto: una nuova lite, sempre nei pressi del bar gestito da Abul Kasam, titolare bengalese proprietario anche di altri due locali in centro a Mestre. Lo racconta lui stesso, mostrando la cicatrice sulla fronte, frutto del colpo di coltello sferrato dal cliente rumeno una decina di giorni fa. «Stavamo lavorando come tutte le sere, restiamo aperti fino a tardi - spiega - quando un nostro cliente, che si trovava seduto all'esterno del locale, è stato raggiunto da altre due persone, che arrivavano dall'inizio di Corso del Popolo e che non avevo mai visto. Non sappiamo per quale motivo ma hanno cominciato a litigare: premetto che, questa volta, tutte le persone coinvolte erano bengalesi come me. Al nostro paese, quando si litiga, spesso si chiamano in rinforzo anche amici e parenti, infatti dopo poco sono arrivate altre dieci persone. È volato qualche pugno e il mio cliente si è rifugiato all'interno del mio locale e si è chiuso dentro. Quello che aveva attaccato briga con lui lo ha raggiunto sulla porta e ha cominciato a gridargli "esci fuori, esci fuori" e ha tirato qualche calcio, ma niente che abbia danneggiato il mio locale. Abbiamo chiamato subito la Polizia e sono arrivati a placare gli animi».

LA MANIFESTAZIONE

Abul ci tiene a specificare che, questa volta, il suo locale non c'entra niente con questo ennesimo episodio di violenza in Corso del Popolo: «Noi non abbiamo fatto nulla, abbiamo chiamato subito la Polizia e abbiamo ospitato il cliente nel locale per farlo fuggire da quello che lo voleva picchiare. Non vogliamo rogne, siamo tutti qui per lavorare e speriamo che, adesso, le cose cambino: questa via di Mestre è peggiorata negli ultimi anni, non ci sentiamo sicuri neanche noi. Siamo cittadini che pagano le tasse e lavorano onestamente, i balordi esistono in qualunque paese; non è possibile temere per la nostra incolumità per aver solo chiesto di pagare il conto - dice, tornando con la mente all'episodio di fine febbraio - abbiamo bisogno del supporto della politica e delle forze dell'ordine, ci aiutino a mantenere la sicurezza perché questi episodi danneggiano tutti i nostri connazionali, anche quelli onesti». La comunità bengalese, proprio all'indomani dell'aggressione di fine febbraio, ha annunciato che scenderà in piazza per chiedere maggiore sicurezza. L'iniziativa ha suscitato la perplessità del sindaco Luigi Brugnaro: «Inutili le manifestazioni se prima non si pensa a pulizia e decoro».

Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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