Paura dei sequestri: fuggi fuggi di barche dalla Darsena Dec di Mestre

Si tratta dello spazio privato di oltre 400 posti barca tra via Torino e il Canal Salso

Venerdì 22 Settembre 2023 di Fulvio Fenzo
Paura dei sequestri: fuggi fuggi di barche dalla Darsena Dec di Mestre

MESTRE - Un fuggi fuggi di barche. Una mail di un'amministratrice di condominio che si occupa delle abitazioni nei dintorni della darsena Dec che invita i residenti a "spostare" le proprie auto «perché da domattina (oggi per chi legge, ndr.) sarà interdetto l'accesso alla banchina». E voci, rimbalzate per tutta la giornata e provenienti dal tribunale di Padova, su un ipotetico crac nei conti della società proprietaria della darsena da 400 posti barca sotto al Laguna Palace e il capannone Dec, già in "composizione negoziata di crisi di impresa".

È un giallo durato per tutta la giornata di ieri quello che si sta vivendo alla Dec, la darsena privata di oltre 400 posti barca tra via Torino e il Canal Salso, ma che dovrebbe risolversi oggi con la notifica del provvedimento.

E le voci più accreditate temono l'arrivo dei sigilli all'ingresso della darsena, tanto che nelle ultime 24 ore se ne sarebbero andati almeno in 150, tutti con le proprie barche "a secco" o sull'acqua, per evitare di ritrovarsele bloccate nel caso più malaugurato di un fallimento.


La società i cui conti erano stati passati ai raggi X da Cesare Maria Crety, il super esperto mestrino appositamente nominato l'anno scorso dalla Camera di commercio per evitare lo spettro di un crac, è la "Immpart" dei fratelli Danieli, con sede a Padova come la "Venezia Futura Srl", già fallita con la successiva messa all'asta del Laguna Palace. I debiti di questa società, secondo i conti di Crety, ammontavano a oltre 18 milioni di euro, tra cui 6 milioni di debiti per l'Imu non versata al Comune, altri 6 con l'Agenzia delle Entrate tra Ires, Irpef e Irap, e altrettanti con Amco Spa, la società che ne ha rilevato i crediti deteriorati. Proprio nel giugno scorso era stato siglato un accordo con Ca' Farsetti nel quale il Comune aveva deciso di accettare la proposta da 1 milione 850mila euro invece dei 6 dovuto, considerato che tale somma sarebbe comunque maggiore di quanto potrebbe ricavare se si fosse dato corso alla liquidazione della società, ossia poco più di un milione e mezzo di euro.


E ieri è arrivato anche l'avviso dell'amministratrice di condominio delle residenze dietro al Laguna Palace: "Gentili condòmini, su richiesta di Dec vi comunico che da domani mattina sarà interdetto l'accesso alla banchina. Vi invito pertanto a spostare le automobili entro questa sera, successivamente non vi sarà più possibile farlo. Cordiali saluti".


Alla Dec, intanto, il personale attende oggi di sapere quale sarà il suo futuro. Attualmente sono rimasti sei dipendenti, contro i venti in servizio negli anni d'oro, prima dei tagli per tentare di far quadrare i conti. Ma i conti, evidentemente, non sono ugualmente tornati.

Ultimo aggiornamento: 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci