Mestre. Entra in un negozio di arredamento in centro e aggredisce il titolare con una sedia: vittima salvata da un corriere di passaggio

Giovedì 21 Marzo 2024 di Raffaella Vittadello
MESTRE Tentativo di rapina nel negozio di arredamento Favaretto

MESTRE -  Aggredisce con una sedia il titolare del negozio di arredamento Favaretto, in via Fogazzaro. Con l’intenzione di ottenere dei soldi, probabilmente. Ma viene messo in fuga da un corriere di passaggio, che effettua le consegne per conto di Amazon. La vittima se l’è cavata con una brutta botta a una gamba, negli attimi concitati in cui ha tentato di difendersi da quell’uomo piombato all’improvviso nell’elegante locale. E con uno spavento che farà fatica a digerire e a tentare di dimenticare. L’ennesimo episodio di violenza, in una zona diventata covo di tossicodipendenti e spacciatori, come racconta una ragazza che si è prodigata nei soccorsi.

L'APPELLO

«Trovi i tossici che si bucano anche tra le macchine - fa presente - eppure qui passiamo con i bambini, siamo a due passi dalla scuola e dalla Polizia locale. Non ne possiamo più di questa gente, non ci sentiamo sicuri».
È accaduto ieri sera, verso le 18. Un uomo di probabili origini nordafricane si è introdotto nel negozio di arredamento forse per chiedere soldi. Il titolare che non ha fatto neppure in tempo ad accorgersi di quello che accadeva, tale è stata la sorpresa. Il giovane ha afferrato una sedia e ha iniziato a brandirla in aria, con l’intento di colpire in testa il padrone del negozio, che ha tentato di schivare i colpi e di difendersi, come ha potuto, andando a sbattere più volte contro gli arredi in mostra

CORRIERE IN SOCCORSO


La scena non è passata inosservata dal corriere della zona che stava concludendo la sua giornata di lavoro. E che non ci ha pensato su due volte, entrando nel negozio come una furia e salvando l’anziano titolare da colpi che potevano avere conseguenze molto più pesanti. Il corriere ha “prelevato” a forza l’aggressore, respingendolo e mettendolo in fuga.

Sul posto sono stati chiamati i carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei presenti, per tentare di dare un’identità al giovane di colore, ripreso anche dalle telecamere, ma che evidentemente confida nell’impunità.

Ultimo aggiornamento: 17:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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