MESTRE - «Finalmente la legge che ci libera dalla disperazione. Non festeggio perché è indelicato visto che si parla di morte: certo, questa legge sul biotestamento è un grande esempio di civiltà, che toglie dall'angoscia tanti genitori. Finalmente riconosciuta la scelta anche per la mia Elisa. Si avvicina una morte dignitosa dopo 12 anni di disperazione. Finalmente potrò lasciarla andare». Così Giuseppe Pino Pellizzaro, il papà della ragazza di Mestre in stato vegetativo irreversibile da 12 anni, dopo un incidente stradale avvenuto all'uscita dall'autostrada, mentre tornava da Padova con il fidanzato il quale, sconvolto dal dolore, si è tolto la vita poco tempo dopo.
Quando è avvenuto l'incidente, Elisa aveva 34 anni ed è stata assistita per 11 anni, fino all'anno scorso, oltre che dal papà anche dal nonno il quale ha dedicato gli ultimi 12 anni della sua vita ad accudirla. Quando è morto il nonno, il papà si è sentito perduto.
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