Fratellini di 12 e 14 anni in fuga dal padre violento, trovati impauriti

Mercoledì 2 Maggio 2018 di Monica Andolfatto
Fratellini di 12 e 14 anni in fuga dal padre violento, trovati impauriti
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MESTRE - Hanno vagato per tutto il pomeriggio e per quasi tutta la notte. Senza mangiare, senza bere. Tenendosi per mano. Con gli occhi lucidi e anche con un po' di paura. Anzi no, tanta paura. Ma di una cosa erano sicuri: non sarebbero più tornati a casa. Costasse quel costasse.
Erano scappati dal padre violento che ancora una volta li aveva picchiati, così per niente, come sempre. Così i due fratellini di 12 e 14 anni hanno deciso di uscire senza sapere dove andare senza avere modo di avvisare la mamma. Forse anche con il timore di non essere creduti. Ma dopo ore e ore trascorse girando per strada la stanchezza si è fatta sentire insieme all'ansia che potesse capitare qualcosa di ancora più brutto, visto la gente incontrata.

L'INCONTRO
Così quando hanno visto l'auto della polizia, il più grande si è fatto coraggio: ha cominciato a gesticolare per attirare l'attenzione degli uomini sulla Volante. Ma gli agenti in transito in via Fratelli Bandiera avevano già notato quei due bambini soli a quell'ora di notte, sperduti. Erano passate da poco le quattro. I due fratellini hanno raccontato cosa'era successo, hanno mostrato i lividi, hanno chiesto aiuto, si sono messi a piangere per lo sfinimento e per il fatto di sentirsi dopo tanto tempo al sicuro. Portati in questura sono stati tranquillizzati e rifocillati. Di fame ne avevano eccome. Hanno chiesto della mamma.

LA TELEFONATA
Gli operatori non ci hanno messo molto a rintracciarla: svegliata di soprassalto ha temuto che fosse successo qualcosa di grave. Signora no, non si deve preoccupare è tutto sotto controllo. Sì i bimbi stanno bene sono con noi. La donna si è precipitata a Santa Chiara; l'abbraccio forte, fortissimo, e ancora le lacrime. 
È lei a raccontare: il matrimonio finito, la separazione, il giudice che dispone l'affidamento congiunto dei minori. Che l'ex marito arrivasse a tanto non l'avrebbe mai immaginato. Ma ora era tutto finito. 
Avrebbe portato i figlioletti all'ospedale per refertare le percosse ricevute, poi avrebbe allertato il suo legale affinché presentasse tutte le carte necessarie affinché il padre non avesse più la possibilità di vedere i figli, se non altro alle condizioni attuali.

IL NUOVO GIORNO
Intanto si era fatto giorno. E i piccoli si erano addormentati. La vicenda triste e crudele aveva comunque avuto un lieto fine grazie agli agenti delle Volanti che hanno soccorso con umanità e professionalità i due fratellini, facendo capire loro che non tutti gli adulti sono cattivi. 
E soprattutto che non si devono sentire in colpa se il papà li picchia: è lui che sbaglia, è lui che ha problemi, è lui che deve capire che non si può terrorizzare così i figli. 
Un padre che comunque verrà messo di fronte alle proprie responsabilità anche di fronte alla legge.
Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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