VENEZIA - "La nave-giustizia è già finita sugli scogli: servono interventi per evitare che affondi del tutto!"
Lo ha denunciato il presidente dell'Ordine degli avvocati di Venezia, Paolo Maria Chersevani, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, celebrato in Corte d'Appello a Venezia.
Chersevani ha dato atto al ministero della Giustizia di aver avviato un percorso per cercare di risolvere i gravi problemi, ma denuncia che la riduzione delle pendenze delle cause civIli, così come delle denunce penali, è provocato dalla sfiducia dei cittadini "che hanno rinunciato a rivolgersi alla giustizia".
Il procuratore generale, Antonino Condorelli, ha ribadito che la situazione del Veneto è preoccupante e che agli interventi generali già avviati dal governo ne devono essere aggiunti alcuni specifici per far fronte ai problemi particolari della regione: "Senza personale amministrativo e magistrati e senza innovazione tecnologica non è possibile uscire dall'attuale situazione", ha tuonato Condorelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo ha denunciato il presidente dell'Ordine degli avvocati di Venezia, Paolo Maria Chersevani, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, celebrato in Corte d'Appello a Venezia.
Chersevani ha dato atto al ministero della Giustizia di aver avviato un percorso per cercare di risolvere i gravi problemi, ma denuncia che la riduzione delle pendenze delle cause civIli, così come delle denunce penali, è provocato dalla sfiducia dei cittadini "che hanno rinunciato a rivolgersi alla giustizia".
Il procuratore generale, Antonino Condorelli, ha ribadito che la situazione del Veneto è preoccupante e che agli interventi generali già avviati dal governo ne devono essere aggiunti alcuni specifici per far fronte ai problemi particolari della regione: "Senza personale amministrativo e magistrati e senza innovazione tecnologica non è possibile uscire dall'attuale situazione", ha tuonato Condorelli.