Zaia: «Gli insulti al profugo annegato sono da condannare»

Venerdì 27 Gennaio 2017
Zaia: «Gli insulti al profugo annegato sono da condannare»
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VENEZIA - «Il suicidio del migrante in Canal Grande è una tragedia umana: ho letto molto, non ho visto i video, ma se ci sono stati effettivamente gli insulti, soprattutto a sfondo razziale, che si dice ci siano stati, questi sono tutti da condannare, senza se e senza ma».
Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato, a margine del suo intervento in ghetto per la Giornata della memoria, il suicidio di un migrante di 22 anni del Gambia a Venezia avvenuto nel Canal Grande davanti a centinaia di persone quattro giorni fa. «Il rispetto della vita - ha ripreso - e della dignità umana va oltre il colore politico, il colore della pelle e il credo religioso.
Posso comunque capire la titubanza a gettarsi in acqua da parte dei possibili soccorritori: ho vissuto dal vivo, qualche anno fa, la tragedia dell'imprenditore Giorgio Panto precipitato in laguna con il suo elicottero e vi assicuro che i soccorsi in acqua, il 26 novembre, sono stati anche allora molto complicati». 
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