Lavoro, a Venezia le donne guadagnano 7mila euro meno degli uomini: il rapporto di Cgil

Venerdì 1 Dicembre 2023
Lavoro, a Venezia le donne guadagnano 7mila euro meno degli uomini: il rapporto di Cgil

VENEZIA - Basse retribuzioni e forte precarietà per le lavoratrici. Il gap salariale tra donna e uomo raggiunge i 7.000 euro per le donne assunte a tempo pieno, 9.500 euro per chi ha un lavoro a tempo indeterminato.

Lo evidenzia il rapporto del Cgil che analizza la disuguaglianza di genere nel contrattuale, sociale e della remunerazione, sottolineando la forte imparità tra lavoratore e lavoratrice dipendente nell'area metropolitana di Venezia. I dati Inps del 2022 mostrano un numero più elevato di rapporti part- time o precari per il genere femminile, sono infatti 64.818 le donne impiegate a tempo parziale rispetto a 27.790 uomini.
«A Venezia le donne lavorano meno ore degli uomini e in condizioni peggiori, perché spesso non viene tenuto conto dei loro bisogni dichiara Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia - Oltre ad essere assunte maggiormente con un contratto part-time, le donne occupano ruoli professionali meno qualificati».

La conseguenza? Una notevole differenza tra impiegati e impiegate a tempo pieno: 82,5% i maschi e solo 49,6% le donne.

SALARIO MEDIO

Ulteriore aggravante la paga, perché la bassa percentuale di donne con contratti a tempo pieno, in media percepiscono una paga inferiore di 7 mila euro annui. Gli uomini raggiungono mediamente 28.421, mentre le donne arrivano a 21.603 euro, dato che diviene ancor più pesante sulle retribuzioni complessive, dove gli uomini arrivano a un reddito medio di 25.522 euro mentre le donne si fermano a 17.021 euro. Un preludio al fenomeno di "violenza economica", che secondo i dati Ipsos almeno una donna su due ha subito una volta nella vita. Inoltre, i dati rilevano che solo 63,6% delle donne godono della certezza economica assicurata dal contratto indeterminato (71,3% gli uomini). In aumento le presenze di lavoratrici con contratto a tempo determinato o stagionale, rispettivamente dal dato maschile 19,5% sale a 23,7% e da 1.4581 lavoratori stagionali sono 1.6265 le lavoratrici.

I SETTORI D'IMPIEGO

A Venezia la differenza salariale prevede tutti i settori lavorativi, specialmente in quello turistico, dove le donne occupate rappresentano la maggioranza. A parità di prestazione le donne sono pagate di meno. Nel settore del turismo e della ristorazione il gap salariale è di circa 4.000 euro mentre nel settore manifatturiero, primo comparto per l'occupazione maschile, il gap salariale supera addirittura gli 8.000 euro.

Nel 2021, sulla totalità di persone che hanno percepito una remunerazione il 17,91% delle donne tra i 25 e i 34 anni non hanno percepito alcun reddito (9,45% gli uomini). Tra i 45 e i 54 anni la differenza aumenta: 23,76% le donne, mentre gli uomini rappresentano solo il 10,39%. Analizzando il reddito medio per fasce d'età, si evince che in quella tra 45 e 54 anni la differenza salariale tra uomini e donne supera addirittura i 10.000 euro. Infine, a confermare la critica precarietà delle lavoratrici il numero di assunzioni nel primo semestre del 2023: i contratti a tempo indeterminato rappresentano l'8,17% per le donne e il 10,40% per gli uomini.

Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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