VENEZIA - La crisi, i debiti, le cartelle di Equitalia. Poi l'attività che fallisce, un lavoro nuovo che non si trova, i soldi che finiscono e le bollette che restano sul tavolo, non saldate. La storia di A.C., mestrino di 56 anni, è quella di molti altri, che perdono tutto a un soffio dalla pensione. Il suo studio odontoprotesico ha cessato l'attività a fine 2012. «Da allora non è più riuscito a trovare un'occupazione - racconta la moglie -. I debiti sono stati saldati con l'eredità di famiglia ma i nostri guai erano appena iniziati». Lui e la moglie, anche lei rimasta senza lavoro, hanno a carico due figli di 24 e 21 anni, entrambi universitari. «Abbiamo ricevuto la diffida dell'amministratore per le quote condominiali». Ieri il taglio della fornitura d'acqua. Ieri hanno scritto al Comune di Venezia e alla Regione: «Non vogliamo soldi, ma un lavoro - rimarca la donna - da quando ha chiuso l'attività mio marito ha perso tutto, anche gli amici; siamo rimasti soli»...
Ultimo aggiornamento: 10:44
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