La tabaccaia e la Mala del Brenta:
un passato pieno di ombre

Mercoledì 17 Febbraio 2016 di Monica Andolfatto
La tabaccaia e la Mala del Brenta: un passato pieno di ombre
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CAMPONOGARA - Era la moglie di Smeraldo Marigo, di Campagna Lupia, considerato uno dei tanti "eredi" di Felice Maniero nello specifico ramo d’azienda delle rapine. E con lui era anche andata alla sbarra per una serie di assalti agli orafi tra il 2004 e il 2006. Un passato ingombrante quello di Manuela Cacco, la 54enne originaria di Dolo, ma residente a Camponogara dove gestisce con la figlia il bar tabaccheria Nù, da ieri in carcere con l’accusa di omicidio premeditato in concorso. Con l’amico Freddy Sorgato e la sorella di lui Debora, è stata sottoposta a fermo per la scomparsa e l’uccisione di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego (nel Padovano) di cui si erano perse le tracce, giusto un mese fa.
 


Con l’ex marito agli inizi degli anni Novanta gestiva il laboratorio artigianale Mondo Orafo in via della Repubblica a Campagna Lupia, considerato dagli investigatori una sorta di base logistica per gli affari illeciti dell’uomo. Nel 1995 Marigo viene arrestato: è accusato di far parte della banda, guidata da luogotenenti di Faccia D’Angelo del calibro di Giuseppe Pastore e Giuliano Ferrato. Ma è dieci anni più tardi che Manuela Cacco, stando alle accuse mosse stavolta dal pm di Vicenza Angela Barbaglio, risulta organica al "lavoro" del coniuge. Ancora una volta la premiata ditta, siglato il sodalizio con i giostrai, ha nel mirino gli orafi, o meglio i loro rappresentanti.

 

Ultimo aggiornamento: 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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