FOSSO' - Ha "rubato" (questa l’accusa) tutti gli infissi di una palazzina di sua proprietà per un valore di varie migliaia di euro. L'immobile, composto da 12 appartamenti, è ubicato in via Padre Favretto, a Fossò. È in avanzata fase di realizzazione ma fermo da anni. Non è mai stato abitato e non è coperto da nessun tipo di assicurazione. L'operazione di smontaggio di porte, finestre e serramenti deve essere durata per più giorni e ha richiesto la diligente collaborazione di persone di fiducia. I vicini non hanno mai sospettato nulla, visto che a dirigere in prima persona i lavori c'era proprio lui, il proprietario dell'immobile in questione, un commerciante in crisi, residente in un comune limitrofo.
A cose fatte, l'uomo ha tranquillamente presentato denuncia di furto alla stazione dei Carabinieri di Vigonovo. Ai militari la faccenda ha subito puzzato di bruciato. Infatti, dopo diligenti indagini durate oltre due mesi, è risultato che a trafugare infissi e suppellettili dai 12 appartamenti della palazzina a due piani era stato - come detto - il suo stesso proprietario. L’uomo è stato denunciato per simulazione di reato assieme ad altri due persone che l'hanno sostenuto nell’"impresa".
L’edificio di via Padre Favretto sembra essere maledetto. Era stato acquistato all'asta dal commerciante dopo il fallimento dell'impresa di Fossò che l'aveva realizzato. L'operazione finanziaria di acquisto è coincisa con l'inizio dell'attuale crisi edilizia che ha fatto crollare il mercato. Non riuscendo a trovare acquirenti, il nuovo proprietario non ha più completato le opere di rifinitura della palazzina. Il perché poi abbia pianificato e attuato la simulazione del furto rimane un mistero, anche se si presume avesse intenzione di rivendere sottobanco gli articoli per recuperare un po' di soldi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA A cose fatte, l'uomo ha tranquillamente presentato denuncia di furto alla stazione dei Carabinieri di Vigonovo. Ai militari la faccenda ha subito puzzato di bruciato. Infatti, dopo diligenti indagini durate oltre due mesi, è risultato che a trafugare infissi e suppellettili dai 12 appartamenti della palazzina a due piani era stato - come detto - il suo stesso proprietario. L’uomo è stato denunciato per simulazione di reato assieme ad altri due persone che l'hanno sostenuto nell’"impresa".
L’edificio di via Padre Favretto sembra essere maledetto. Era stato acquistato all'asta dal commerciante dopo il fallimento dell'impresa di Fossò che l'aveva realizzato. L'operazione finanziaria di acquisto è coincisa con l'inizio dell'attuale crisi edilizia che ha fatto crollare il mercato. Non riuscendo a trovare acquirenti, il nuovo proprietario non ha più completato le opere di rifinitura della palazzina. Il perché poi abbia pianificato e attuato la simulazione del furto rimane un mistero, anche se si presume avesse intenzione di rivendere sottobanco gli articoli per recuperare un po' di soldi.
