Schianto in Alto Adige tra moto e Porsche Cayenne, 61enne di Marcon muore davanti a moglie e fratello

Venerdì 1 Settembre 2023 di Redazione web
Schianto in Alto Adige tra moto e Porsche Cayenne, 61enne di Marcon muore davanti a moglie e fratello

MARCON (VENEZIA) - Tragedia della strada giovedì pomeriggio in Val Venosta. Un motociclista di 61 anni di Marcon, Radames Toniolo, è morto nello scontro frontale con una Porsche Cayenne. L'incidente è avvenuto fra Sluderno e Spondigna. Secondo la prima ricostruzione dei fatti la vittima era impegnata in un sorpasso quando si è trovato di frontela Porsche e non è riuscito a evitare l'impatto. Era in carovana con altri bikers. Con lui c'erano il fratello e la moglie, anche loro appassionati di moto: stavano condividendo un giro in Alto Adige quando Toniolo ha sorpassato un'auto che lo precedeva senza accorgersi che dall'altro senso di marcia stava arrivando una Porsche Cayenne guidata da un tedesco di 83 anni a bordo con la moglie. L'impatto è stato fatale. Il biker è finito sul parabrezza della Porsche, rompendolo. Inutili i soccorsi perché Radames Toniolo è morto all'istante, sotto gli occhi della moglie e del fratello. L'incidente è avvenuto sulla Statale 40 del Passo Resia, nel comune di Sluderno, in provincia di Bolzano, in Val Venosta. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Tubre insieme alla polizia locale di Sluderno e di Lasa mentre la strada è stata ripulita dai detriti da parte dei vigili del fuoco. Ricoverato in Pronto soccorso anche l'ottantatreenne automobilista tedesco, sotto choc e ora indagato (come prassi) per omicidio stradale. Disposta anche l'autopsia sul corpo del sessantunenne di Marcon, per fugare le minime ombre di dubbio.
I suoi amici non riescono a darsi pace per quanto è accaduto a Radames Toniolo. «E per un semplice motivo - dicono - perché Radames era persona precisa, pacata e scrupolosa. Guidava la moto con estrema attenzione, era molto prudente e non lo abbiamo mai visto impegnato in manovre smodate. Se è stato coinvolto in un incidente di quella portata deve essersi davvero trovato in una situazione difficile da gestire che non gli ha permesso di governare il mezzo come sapeva fare sempre bene». Radames Toniolo era nato a Quarto D'Altino e lì ha abitato, fatta eccezione per un periodo in cui ha vissuto a Roncade, fino a quando nel 1982 si è sposato con Marisa Michieletto. Dopodiché si è trasferito con la moglie in una villetta di via Ceolin a Gaggio di Marcon. Era in pensione da poco più di un anno, dopo oltre quaranta trascorsi lavorando al porto di Venezia dove, alle dipendenze di una ditta privata, guidava le macchine operatrice addette allo spostamento delle merci. La moto era la sua grande passione e ad essa dedicava molta parte del suo tempo libero. «Era, infatti, molto frequente - raccontano le persone che lo conoscevano - vederlo all'interno del suo garage impegnato a tirare a lustro la sua fedele motocicletta e prepararsi per le abituali escursioni che in compagnia dei suoi amici usava fare tra le strade che conducono ai Passi dolomitici o verso altre destinazioni. Negli anni, di moto, ne ha naturalmente possedute parecchie, a cominciare da quelle da cross, poi da strada ed anche le "grand touring"». È stato per parecchio tempo iscritto al Moto Club di Mogliano Veneto, ma dopo lo scioglimento del sodalizio moglianese era passato al Moto Club Dese.
Dall'anno scorso, con la collaborazione di alcuni amici e del fratello, era riuscito a rifondare il Moto Club di Mogliano, ridando vita al vecchio gruppo di appassionati biker. Frequentava con assiduità le palestre ed effettuava parecchie escursioni anche con la mountain bike per mantenere quella forma fisica che gli consentiva di guidare con agilità le moto. Oltre alla moglie Marisa lascia i suoi due figli, Omar e Cristian.
 

Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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