Morto in Romania, l'imprenditore massacrato: osso del collo rotto

Mercoledì 23 Agosto 2017 di ​Vittorino Compagno
Flaviano Pampagnin (a sinistra) e Dorin Zima (a destra)
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STRA/FOSSO' - Doppia rottura dell'osso del collo. Anche se ufficialmente non si conoscono ancora gli esiti dell'autopsia, sarebbe questa la causa della morte di Flaviano Pampagnin, il 63enne imprenditore calzaturiero, originario di Fossò ma da tempo reisente a Stra, deceduto la mattinata di venerdì 11 agosto all'ospedale County di Timisoara, in Romania, in seguito alle percosse subite da un 27enne del posto dopo un banale incidente stradale.

Cambia dunque la ricostruzione delle ultime ore di vita di Pampagnin. L'uomo che lo ha aggredito, Dorin Zima, un ingegnere meccanico della città rumena, dopo essere salito sull'auto dell'imprenditore da una portiera posteriore, lo ha preso per il collo e glielo ha spezzato in due punti. L'arresto cardiaco è stato immediato e quindi non si può parlare di infarto successivo alle percosse, come era sembrato in un primo momento. Le due fratture hanno causato la rottura del midollo spinale e i centri nervosi che comandano il respiro hanno smesso di funzionare. Ecco perché Flaviano Pampagnin, prima dell'arrivo dei soccorsi, è rimasto per 8 minuti senza ossigeno. Ora rischia grosso. Se prima si parlava di una pena fino a 12 anni di carcere, ora rischia di restare in galera fino a 36 anni. La vicenda ha avuto molto risalto anche in Romania, dove Zima è conosciuto come giocatore di pallamano...


 
 

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