VENEZIA - «Ilaria Salis libera subito»: questo lo slogan dei 26 attivisti del Centro sociale Rivolta che stamattina hanno occupato il consolato ungherese con sede a a piazzale Roma, a Venezia. Mentre il ministro alla giustizia Carlo Nordio è in visita a Padova, il centro sociale ha voluto lanciare un messaggio, chiedendo la scarcerazione della donna, detenuta in Ungheria dall' 11 febbraio scorso. Il blitz davanti al consolato è stato fatto nel giorno in cui un anno fa è stata arrestata Ilaria Salis.
«Siamo qui perché vogliamo la sua libertà, perché questo processo è una farsa che vuole solo punire l'antifascismo, in uno stato dove vengono non solo tollerate, ma promosse, le ronde antimigranti ai confini. È una politica antidemocratica» spiegano i manifestanti.
«Siamo tutti antifascisti» gridano i 26 attivisti del Centro sociale Rivolta fuori dal consolato Ungherese di Venezia. I ragazzi e le ragazze hanno ribadito anche in strada la necessità di tutelare i diritti umani di Salis e di quanti si trovano nelle sue condizioni. Non è mancato l'attacco al governo Meloni, accusato di inasprire le pene e si intervenire sempre in ottica repressiva.