VENEZIA - L'alto artigianato veneziano punta all'innovazione, per un approccio che garantisca alle realtà del territorio di rimanere al passo coi tempi. Coniugando il saper fare della tradizione locale alle nuove competenze manageriali e tecnologiche, necessarie per essere sempre più competitivi nel panorama nazionale e internazionale. Sbarca in laguna il progetto "Homo faber economy", destinatario del finanziamento I.C.O.N.A della Regione (circa 242mila euro) e promosso da Ca' Foscari in collaborazione con Fondazione di Venezia e Upskill 4.0.
Un'iniziativa presentata ieri al Campus economico di San Giobbe, il cui obiettivo è quello di rigenerare il tessuto sociale ed imprenditoriale della città d'acqua con un percorso della durata di 18 mesi. Il tutto grazie all'esperienza maturata dal Dipartimento di Management proprio nel campo dell'innovazione.
Fino a settembre 2025 i lavoratori di 12 realtà artigiane avranno la possibilità di beneficiare di un percorso di crescita nell'ambito delle trasformazioni legate al piano strategico dell'azienda, di una formazione in tema di tecnologie 4.0 e di alcuni confronti nazionali ed internazionali attraverso il dialogo messo in campo con 7 istituzioni partner: Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, Artex, Les Ateliers de Paris, Cockpit Studio, Babled Design, Le Mobilier national e Venezia da Vivere.
L'OBIETTIVO
«Il saper fare unito all'idea di innovazione: questo ciò a cui miriamo.
LE FASI
La prima fase procederà fino a settembre 2024 e consisterà nella promozione del progetto, fra workshop, seminari e visite alle realtà imprenditoriali del Veneto, per favorire il dialogo fra realtà d'eccellenza.
La seconda (fino a maggio 2025) permetterà poi di avviare un percorso di moduli formativi per trasmettere competenze digitali e imprenditoriali ai partecipanti, mentre l'ultima consisterà in un'attività di consulenza per supportare i partecipanti nella pianificazione delle loro idee imprenditoriali. «In passato ha detto l'assessore Simone Venturini l'artigianato era percepito come una sorta di piano B, ma poi c'è stato un rimescolamento delle carte. A Venezia, oggi, una comunità dell'alto artigianato esiste. Ma c'è un tema importante: quello dei giovani, per capire come avvicinarli a questo mondo e consentire loro di lavorare in città». «Questa pluralità di sottosettori l'invito di Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia va conservata».