VENEZIA - Venezia cambia la viabilità acquea nel nome della sicurezza, e mette le gondole in fila indiana con l'obbligo di tenere la sinistra, in particolare lungo il Canal Grande.
A deciderlo è stato il Commissario prefettizio che oggi ha avviato l'iter per il rinnovo di tutta la viabilità lagunare. Una scelta che parte da lontano, dall'agosto del 2013 quando un turista tedesco morì schiacciato - primo caso del genere - nella collisione tra un vaporetto del trasporto pubblico e una gondola.
La svolta è frutto di una lunga serie di incontri iniziati dalla giunta dell'ex sindaco Giorgio Orsoni, che aveva portato a un regolamento articolato in 26 punti ma mai effettivamente entrato a regime. Da ora invece cominciano i cambiamenti: l'immagine delle gondole affiancate l'una all'altra, con i turisti a bordo che ascoltano le serenate, probabilmente è destinata a diventare un cimelio da cartolina. Ma il cambiamento riguarda tutti mezzi.
Lungo il 'canalazzo', il nome con cui i veneziani chiamano affettuosamente la via d'acqua principale del centro storico, la precedenza assoluta va data ai vaporetti del trasporto pubblico; a seguire le gondole da 'parada', deputate al traghetto da riva a riva. Limitazioni specifiche, poi, per il passaggio sotto il Ponte di Rialto, il punto più stretto del canale, dove non potranno incrociarsi due mezzi superiori ai 3,5 metri.
Per i mezzi a motore è riservata la destra, con l'eventuale sorpasso da effettuare alla sinistra dell'altro mezzo. Nel nuovo decalogo ci sono orari, zone a traffico limitato e 'percorsi blu' per evitare ingorghi, soprattutto per i mezzi privati. Tra questi figurano le barche dei residenti, i taxi e le barche da lavoro che trasportano merci.
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 15:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA A deciderlo è stato il Commissario prefettizio che oggi ha avviato l'iter per il rinnovo di tutta la viabilità lagunare. Una scelta che parte da lontano, dall'agosto del 2013 quando un turista tedesco morì schiacciato - primo caso del genere - nella collisione tra un vaporetto del trasporto pubblico e una gondola.
La svolta è frutto di una lunga serie di incontri iniziati dalla giunta dell'ex sindaco Giorgio Orsoni, che aveva portato a un regolamento articolato in 26 punti ma mai effettivamente entrato a regime. Da ora invece cominciano i cambiamenti: l'immagine delle gondole affiancate l'una all'altra, con i turisti a bordo che ascoltano le serenate, probabilmente è destinata a diventare un cimelio da cartolina. Ma il cambiamento riguarda tutti mezzi.
Lungo il 'canalazzo', il nome con cui i veneziani chiamano affettuosamente la via d'acqua principale del centro storico, la precedenza assoluta va data ai vaporetti del trasporto pubblico; a seguire le gondole da 'parada', deputate al traghetto da riva a riva. Limitazioni specifiche, poi, per il passaggio sotto il Ponte di Rialto, il punto più stretto del canale, dove non potranno incrociarsi due mezzi superiori ai 3,5 metri.
Per i mezzi a motore è riservata la destra, con l'eventuale sorpasso da effettuare alla sinistra dell'altro mezzo. Nel nuovo decalogo ci sono orari, zone a traffico limitato e 'percorsi blu' per evitare ingorghi, soprattutto per i mezzi privati. Tra questi figurano le barche dei residenti, i taxi e le barche da lavoro che trasportano merci.