Gabbiani come avvoltoi, assalti tra calli e piazze per un boccone di cibo

Venerdì 16 Giugno 2023 di Tomaso Borzomi
Gabbiani a venezia

VENEZIA - Ormai è un dato di fatto: passare indenni per piazza San Marco, per il sotoportego Manin a Rialto o per Strada Nova, con un croissant, un tramezzino o un pezzo di pizza è un'impresa disperata. Il problema è che durante l'orario delle colazioni o del pasto, nel salotto buono della città il rischio è di esser colpiti da gabbiani sempre più aggressivi.

Quando vedono la "preda" i volatili si tuffano in picchiata e, se non raggiungono il boccone, rischiano di fare male agli ignari turisti che non proteggono il cibo. Se non si è abili a schivarli, il volo radente alle volte fa sì che gli animali passino davvero vicino ad altre persone.

PROBLEMA ESTESO
Ma non sono solo le direttrici principali della città a essere interessate dal fenomeno. Ormai gli astuti uccelli hanno capito che basta poco per procacciarsi il cibo, così si appostano poco distante ai bar e si lanciano fiondandosi verso "la preda". Fortunatamente, spiegano i medici del Punto di pronto soccorso presente a San Marco, non capita spesso che qualcuno faccia riferimento a loro per ferite, anche se la cosa rimane possibile, vista la veemenza con cui questi volatili si scagliano dal cielo. L'altra lettura che si può dare al dato è che i gabbiani devono esser diventati talmente abili da evitare di toccare l'uomo. Le immagini di uccelli ruba-pizza sono all'ordine del giorno: è di mercoledì il video del deejay Cristiano Spiller che ha pubblicato quelle di un gabbiano in azione in Strada Nova, perché ormai basta che ci sia una pizza al taglio e gli animali, intelligenti, si fanno trovare pronti.
Altro punto dove è facile osservare il fenomeno è campo Santa Margherita, un luogo dove i turisti ormai non riescono a capirci più nulla. Che i gabbiani attacchino non è però solo una risposta all'esigenza di alimentarsi.
Nelle giornate scorse è capitato, come fa sapere una testimone che lavora in piazza San Marco, che un bambino stesse rincorrendo una gabbianella. Un gioco che non è andato tanto giù alla mamma del volatile che, visto il piccolo in pericolo, non ha esitato a scendere in picchiata andando addosso al bambino. Il problema, continua la testimone, è quindi anche educativo: «I genitori dovrebbero far capire che gli animali non sono giocattoli. E se fosse successo qualcosa di peggio rispetto a qualche escoriazione?». Non è semplice capire quanto stia accadendo al comportamento di questi volatili, ma, stando a quanto riferisce la stessa lavoratrice, le cose sarebbero cambiate durante il Covid: «Trovando meno da mangiare erano diventati ancora più cattivi, al punto che in volo, riuscendo ad andare più in alto rispetto ai colombi, quando li vedevano si lanciavano in picchiata colpendoli al collo e trasformandoli in prede».

SEMPRE PIÙ NUMEROSI
Ma i gabbiani sono diventati anche più numerosi, e una delle plausibili spiegazioni risiede nel fatto che siano sempre di più i cormorani che si vedono in laguna. Questi ultimi, con il becco più lungo, potrebbero aver scacciato, tesi che però è da dimostrare, gli uccelli dalle zone dove si trovava più pesce, favorendo lo spostamento verso il centro abitato. Trattandosi di animali territoriali, ecco che la possibilità di procacciarsi cibo diverso in maniera relativamente agevole, ciò potrebbe aver fatto sì che i gabbiani si siano introdotti in misura maggiore rispetto a prima.
A fornire uno spaccato sull'entità del fenomeno che vede questi animali protagonisti di "furti" di cibo sono gli esercenti ambulanti. Secondo le loro stime, visto che quotidianamente sono presenti sul territorio, un gabbiano scenderà a rubare il pranzo o la colazione a un turista almeno una trentina di volte.

      

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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