Chissà se avevano pianificato di mettere le mani su un piccolo tesoro, o se si siano trovati di fronte a una sorpresa inaspettata. Di sicuro per i ladri, questa volta, è stato il colpo della vita: da quella casa di Cannaregio sono usciti con quasi mezzo milione di euro di bottino. Un danno enorme per due ottantenni veneziani. La coppia, venerdì, era rientrata a casa dopo qualche giorno di vacanza. Erano partiti martedì: il furto, quindi, risale a quell’intervallo di tempo di quattro giorni. Quando l’uomo ha cercato di mettere la chiave nella serratura della porta di casa, si è accorto immediatamente che l’ingresso era stato forzato. L’appartamento, che si trova in zona Ca’ Loredan, era completamente sottosopra.
BOTTINO RECORD
L’allarme alla polizia è scattato venerdì pomeriggio, le volanti lagunari sono state le prime ad arrivare sul posto. L’inventario di quanto mancava all’appello è da capogiro: buoni postali per 200 mila euro, una polizza vita da 50mila euro, 12mila euro in contanti, orologi e collane d’oro, brillanti. Infine, anche oltre cento medagliette d’oro (forse da collezione). Tra gioielli e contanti, insomma, si stima un valore di circa 200mila euro. Questo, almeno, è quanto segnalato in prima istanza agli agenti. Non è detto, che a una verifica più approfondita, l’ammanco non possa arrotondarsi in eccesso.
INDAGINI
La questura, a casa dei due anziani, ha inviato anche gli uomini della scientifica.
Oro, gioielli e buoni postali, furto da mezzo milione a Cannaregio
Lunedì 27 Agosto 2018 di Davide TamielloGli specialisti hanno analizzato per ora ogni angolo dell’appartamento, a caccia di segni di effrazioni, orme, impronte, tracce biologiche. Qualunque dettaglio potrebbe essere cruciale per risalire ai responsabili. Bisognerà capire, inoltre, con esattezza, quando sia stato messo a segno il furto. Il fattore tempo potrebbe essere determinante ai fini delle indagini. Un altro punto di domanda è quello sull’obiettivo dei ladri: sapevano che in quella casa avrebbero trovato un malloppo così allettante? È possibile che i malviventi conoscessero le loro vittime, o che avessero comunque raccolto informazioni su di loro? Anche perché la merce è abbastanza insolita. Passi per i gioielli e il contante, ma perché rubare anche dei buoni postali e una polizza sulla vita? I ladri hanno avuto il tempo di riscuoterli? E in che modo? Tutte domande su cui, ora, si concentreranno gli investigatori della questura. La speranza è che qualche sistema di videosorveglianza della zona possa aver catturato le immagini dell’arrivo o della fuga dei banditi, e che da quelle si possa partire per tracciarne un’identikit.