Famiglia in gita raccoglie "chiodini", ma erano funghi non commestibili

Lunedì 9 Ottobre 2017
Famiglia in gita raccoglie "chiodini", ma erano funghi non commestibili
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Raccolgono i "chiodini", li cucinano, ma poi vengono colti da scrupoli e decidono di farli analizzare dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss4. E hanno fatto bene, in questo modo sono scampati a una grave intossicazione alimentare. Il fatto riguarda una famiglia del Veneto orientale che nel fine settimana era andata in montagna per raccogliere funghi.

La famiglia era convinta che le due cassette di funghi fossero piene di chiodini, tanto che una parte era già stata cucinata ma non mangiata. «Siamo proprio nel periodo in cui l'hobby di raccogliere i funghi riguarda un gran numero di appassionati ma, allo stesso tempo, aumenta anche il rischio di incappare in specie tossiche o addirittura velenose se non si è abbastanza esperti nel riconoscere quali siano commestibili e quali no - spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Luigi Nicolardi -.
Prendendo spunto da quanto avvenuto oggi, invito gli appassionati a non raccogliere mai nessun fungo o vegetale di cui non è chiara la natura, inclusi quelli che nascono in giardino, e in caso di dubbi fate controllare in via prudenziale tutto il raccolto ad un esperto».
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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