Fine vita, oggi al voto la legge veneta tra polemiche, veleni e sfottò

Pro Vita, 4 camion-vela contro Zaia: «Tradisci gli elettori, ce ne ricorderemo. Se la Lega decisiva sarà travaso di voti per FdI»

Martedì 16 Gennaio 2024 di Alda Vanzan
Uno dei quattro camion-vela voluti dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus contro Zaia: «Uno di sinistra sotto copertura»

VENEZIA - “Agente 00Zaia, uno di sinistra sotto copertura”. E nella foto c’è il presidente della Regione del Veneto che, come Clark Kent, si apre la camicia e mostra la maglietta, solo che al posto della S di Superman ci sono le iniziali del Partito Democratico. Quindi l’avviso: “Se approvi il suicidio assistito tradisci i tuoi elettori. Ce ne ricorderemo”.
Sono quattro i camion-vela con la gigantografia di Zaia che l’associazione Pro Vita & Famiglia di Jacopo Coghe ha messo in strada per contrastare l’approvazione della legge sul fine vita: due nella terraferma veneziana, uno a Treviso, uno a Padova. I mezzi hanno iniziato a circolare ieri e continueranno oggi e domani. Dopodiché, è scattato l’avvertimento: «Se la Lega o il gruppo di Zaia - ha scritto Coghe - saranno decisivi per l’approvazione della proposta di legge sul suicidio assistito in Veneto, anche a causa delle astensioni, dalle imminenti elezioni Europee a quelle amministrative lavoreremo sui territori per un imponente travaso di voti dal Carroccio a Fratelli d’Italia, rimasta coerentemente contraria a un testo incostituzionale e degno di un partito di estrema sinistra».

Una minaccia? «Non si tratta di una minaccia, sarebbe la diretta conseguenza di un tradimento politico e valoriale».


IN AULA
Questo il clima che attende la discussione in consiglio regionale - per la prima volta in Italia - della proposta di legge redatta dall’associazione Luca Coscioni. In Veneto l’hanno firmata oltre 9mila cittadini. La seduta inizierà alle 10.30 a Palazzo Ferro Fini, la votazione è prevista tra il tardo pomeriggio e la serata. Non sono stati presentati emendamenti e quindi, dopo la discussione generale si procederà alla votazione dell’articolato. L’approvazione - serve il 50 per cento più uno degli aventi diritto, teoricamente 26 dei 51 consiglieri - è in bilico: sulla carta sono in maggioranza i favorevoli (l’ultimo conteggio dava 27 a 24), ma dipende anche da quante saranno le assenze che faranno abbassare il numero legale. Spaccature tra i leghisti (Zaia è favorevole, Finco e Bet no) e nel Pd (contraria Anna Maria Bigon).
Il governatore Zaia ieri si è limitato a far sapere, tramite una nota di Palazzo Balbi, che «parteciperà alla seduta del consiglio regionale». La deputata dei Verdi Luana Zanella si è complimentata con lui: «Bravo Zaia a sfidare la sua Lega che in parlamento ha posizioni molto arretrate». Sinistra Italiana Veneto è intervenuta a proposito delle «liste di proscrizione» annunciate dai movimenti pro vita nei confronti dei consiglieri che voteranno a favore: «Sarà una “medaglia”». Fiduciosa del verdetto Erika Baldin del M5s: «Il voto già espresso dal consiglio sulla mia mozione sul fine vita, approvata a larga maggioranza, suggerirebbe un ragionevole ottimismo. Ma ogni voto conta: spero che la notte porti consiglio agli indecisi».
A confermare il suo «convinto no», Stefano Valdegamberi del gruppo Misto, eletto in lista Zaia Presidente: «Il Veneto scelga la cultura della vita: mentre la legge pro-morte va in aula quella pro-vita viene messa al palo». Da Bruxelles è intervenuto l’europarlamentare Sergio Berlato (FdI): «Dopo che il Veneto è stato un centro di laboratorio sperimentale asservito alle élites mondialiste per i vaccini e il green pass, non possiamo permettere che ora diventi una attrazione lugubre per quanto riguarda la cultura della morte per colpa dell’associazione Coscioni e di qualche esponente del centrodestra che fa il gioco dei progressisti». L’associazione Coscioni, attraverso la segretaria Filomena Gallo, ha replicato al Moige e al sottosegretario Andrea Ostellari: «Infondato il riferimento ai minori. Ed è falso parlare di interpretazione parziale della sentenza Cappato».
Oggi si vedrà come andrà a finire. A detta di molti, in caso di approvazione l’impugnativa da parte del Governo sarà comunque scontata.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 19:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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