MESTRE - Pensi a un vaporetto che si è perso lungo il fiume e, invece, in quel motoscafo in disuso ormeggiato sull'argine del Naviglio Brenta, a Malcontenta, ci vive una famiglia. Da tre anni. Marito e moglie e, da qualche giorno, anche il figlio diciottenne, invalido al 100 per cento, tornato dai genitori dopo dieci anni di istituto. «Sì, vivono qui - dice una donna che abita da queste parti, in una casa poco distante affacciata su via Pallada, la strada che costeggia il Naviglio -. Li vediamo ogni tanto in bici che vanno a fare rifornimento di acqua. Gente tranquilla».
Lui si chiama Germano Marella, la moglie Paola fa la bidella in una scuola. 52 anni lui, 53 lei, veneziani di San Pietro di Castello. Hanno la residenza, perfino un numero civico. «Ci scaldiamo con la stufa a legna, quella a gas costa troppo. Una bombola dura sì e no tre giorni». L'unico stipendio che arriva in famiglia è quello della moglie («ma ci restano solo 650 euro scarsi, perché ho la cessione del quinto e le trattenute per un pignoramento» spiega Paola). Poi ci sono i 400 euro della pensione di invalidità di S., il figlio, per tre quarti messi da parte dall'amministratore di sostegno...
Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 13:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lui si chiama Germano Marella, la moglie Paola fa la bidella in una scuola. 52 anni lui, 53 lei, veneziani di San Pietro di Castello. Hanno la residenza, perfino un numero civico. «Ci scaldiamo con la stufa a legna, quella a gas costa troppo. Una bombola dura sì e no tre giorni». L'unico stipendio che arriva in famiglia è quello della moglie («ma ci restano solo 650 euro scarsi, perché ho la cessione del quinto e le trattenute per un pignoramento» spiega Paola). Poi ci sono i 400 euro della pensione di invalidità di S., il figlio, per tre quarti messi da parte dall'amministratore di sostegno...