Vino con l'immagine del Duce in negozio a Jesolo, l'Anpi: «Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini»

Venerdì 18 Agosto 2023 di Giuseppe Babbo
JESOLO Vino con l'effigie del duce, rinnovata la richiesta di revocare la cittadinanza onoraria

JESOLO - Difficilmente passano inosservate. E puntualmente ogni estate la polemica si riaccende. I riferimenti sono tutti per le bottiglie di vino vendute tra gli scaffali di qualche supermercato con l’effigie di Hitler o Mussolini, ovvero Cabernet e Refosco imbottigliati con l’immagine in primo piano del Duce o del Fuhrer. Nella rete, il caso è tornato in auge con le immagini che hanno fatto il giro del web scatenando nuove critiche. Eppure, per il momento, la locale sezione dell’Anpi non ha ricevuto segnalazioni. E lo stesso vale per Salvatore Esposito, portavoce di Rifondazione Comunista da sempre molto sensibile all’argomento. Lo stesso sindaco Christofer De Zotti ha puntualizzato di non aver ricevuto proteste e nemmeno Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio.

Il problema però è sentito. 


LA VERIFICA
«Nelle scorse settimane ho verificato – spiega Roberto Ambrosin, presidente dell’Anpi Jesolo – e in quei market in cui erano vendute queste bottiglie e ho visto erano assenti, tuttavia visto il periodo ferragostano qualcuno potrebbe benissimo averle riproposte. In genere questi commercianti si giustificano dicendo che vendono anche le bottiglie con la faccia del Che Guevara, a noi sembra paradossale continuare a parlare ogni anno delle stesse situazioni». Tanto più che lo stesso presidente dell’Associazione partigiani, nel suo girare per via Bafile non ha potuto fare a meno di notare che in un negozio tra i gadget in vendita ci sono anche sfollagente e calamite con slogan fascisti. «È un’oggettistica – prosegue Ambrosin – che, oltre ad essere in contrasto con leggi della Repubblica, ci riporta ad un tragico passato sconfitto dalla storia. Ci chiediamo se questa tolleranza da parte delle istituzioni ci sarebbe nel caso qualcuno esponesse gadget che si rifanno alle Brigate Rosse. Immaginiamo che queste situazioni possano non piacere ai nostri turisti provenienti da paesi che hanno fatto i conti con il loro passato. Se non verrà tolta cittadinanza onoraria a Benito Mussolini il prossimo anno faremo un volantinaggio in spiaggia». 


LA RICHIESTA
I riferimenti sono anche per la cittadinanza onoraria concessa nel 1924 a Benito Mussolini, come avvenuto in gran parte dei comuni d’Italia. «Chissà – aggiunge il presidente dell’Anpi – forse la tolleranza è dovuta al fatto che l’Amministrazione comunale non intende revocare la cittadinanza onoraria al duce. Eppure la commissione Cultura del Senato, ha approvato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, primo firmatario Roberto Menia, per la revoca di tutte le decorazioni conferite dall’Italia al dittatore Josip Broz Tito per la tragedia delle foibe, a Ceausescu (ex dittatore romeno), Sese Seko Mobutu (ex dittatore zairese) anch’essi responsabili di crimini contro l’umanità. Anche a loro, pur deceduti, vanno revocate, secondo Menia, le onorificenze concesse dal governo italiano. Ne sono a conoscenza il sindaco di Jesolo Christofer De Zotti ed i suoi collaboratori di Fratelli d’Italia? Forse no se ritengono che non si possa revocare la cittadinanza onoraria di Jesolo, a Mussolini che in quanto a crimini ne ha commessi certamente più di Tito, di Ceausescu e Mobutu messi assieme. Non dimentichiamo il suo primo assassinio, come mandante politico, quello di Giacomo Matteotti sulla cui piazza ogni anno festeggiamo il 25 aprile ed il 2 giugno. Purtroppo il problema jesolano, e più complessivamente quello italiano, è di cancellazione della memoria». Proprio su Giacomo Matteotti, esponenti socialisti hanno chiesto un restauro della targa posta nella piazza a sua memoria. 

Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci