VENEZIA - Da quattro anni vive come recluso, anche se la sua colpa è solo quella di essere disabile al 100%. Aldo abita alla Giudecca, la malattia gli ha portato via una gamba e un piede e la casa, del Comune, in cui vive non gli permette di uscire. «Abitiamo in 75 metri quadri - spiega la moglie Cristina - ma su due livelli. Mio marito non può uscire perché non riesce a percorrere il corridoio con la carrozzina, per farlo uscire dobbiamo togliere un piccolo mobile. Poi la curva tra corridoio e uscio è stretta e fa fatica, ma in ogni caso dopo ci sarebbero due rampe di scale da fare».
Non è però solo questa la difficoltà di Aldo: «Per far sì che si mangi insieme abbiamo dovuto segare la credenza, non dormiamo insieme da quando siamo qui - prosegue la moglie - perché non può fare le scale, quindi rimane al primo piano, in una piccola camera. Inoltre la carrozzina passa a malapena in bagno, dove il wc è adiacente alla doccia, quindi gli è impossibile lavarsi autonomamente, lo può fare solo se mio figlio ci dà una mano ad alzarlo»...
