VENEZIA - Ha preso di mira la persona sbagliata: O. F. borseggiatrice di 31 anni, conosciutissima alle forze dell’ordine, ha scelto come “vittima” l’ex procuratore capo di Belluno e magistrato antimafia a Venezia, Francesco Saverio Pavone. Per le sue inchieste sulla Mala del Brenta di Felice Maniero, è stato costretto a vivere per anni sotto scorta e l'atro giorno in piazzale Roma con la moglie doveva prendere il vaporetto.
L’episodio è accaduto a mezzogiorno, all’entrata dell’imbarcadero della linea 2 come sempre molto affollato.
«Mi sono sentito sfilare il portafoglio dalla tasca dei pantaloni e mi sono girato - racconta l’ex magistrato - e l’ho tenuta ferma per il braccio fino all’arrivo della polizia».
Nel tentativo di liberarsi, il portafogli è caduto a terra e la donna ha maldestramente cercato di negare le propria responsabilità. All’arrivo della volante, chiamata dal personale Actv, ha ammesso e ha chiesto di potersene andare visto che il portamonete era stato recuperato. Per lei, ovviamente sono scattate le manette per furto aggravato e ha passato la notte in cella di sicurezza. Ieri, nel processo per direttissima, si è beccata un anno e due mesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’episodio è accaduto a mezzogiorno, all’entrata dell’imbarcadero della linea 2 come sempre molto affollato.
«Mi sono sentito sfilare il portafoglio dalla tasca dei pantaloni e mi sono girato - racconta l’ex magistrato - e l’ho tenuta ferma per il braccio fino all’arrivo della polizia».
Nel tentativo di liberarsi, il portafogli è caduto a terra e la donna ha maldestramente cercato di negare le propria responsabilità. All’arrivo della volante, chiamata dal personale Actv, ha ammesso e ha chiesto di potersene andare visto che il portamonete era stato recuperato. Per lei, ovviamente sono scattate le manette per furto aggravato e ha passato la notte in cella di sicurezza. Ieri, nel processo per direttissima, si è beccata un anno e due mesi.