MESTRE - Sono arrivati gli americani.
GLI ORMEGGI
Sei o sette ormeggi entro il 2026 saranno comunque sempre pochi rispetto alla decina disponibile nella stazione passeggeri di Marittima a Venezia, uno dei più attrezzati e belli home port d'Europa, e intanto le agenzie continuano a fare i salti mortali per ospitare le navi da crociera. Il caso della Oosterdam è emblematico dato che la compagnia proprietaria, la Holland America Line controllata dalla Carnival Corporation con sede a Seattle negli Stati Uniti, una delle prime al mondo, l'anno scorso si era rassegnata a portare le proprie navi a Trieste, mentre prima della pandemia toccava la Marittima ogni dieci giorni. Nel 2021 ad ottobre per una volta era riuscita a portarne una a Venezia, e sabato scorso ha fatto il bis solo perché si era liberato un posto dato che nei due terminal container di Marghera abitualmente approdano le navi delle compagnie Msc e Costa. «C'era il buco giusto in banchina e Vecon ce l'ha concessa. - spiega Alessandro Santi che con la sua agenzia segue anche la Holland America Line e attualmente è il presidente nazionale di Federagenti oltre che coordinatore della Venezia Port Community di cui è presidente Alessandro Becce - Così per la prima volta i clienti americani hanno potuto visitare Venezia nel momento in cui è piena di eventi, ed erano più che felici». La Oosterdam è una nave di medie dimensioni del segmento lusso: costruita dallo stabilimento Fincantieri di Marghera e consegnata nel 2003, è lunga 285 metri e può portare 1918 passeggeri (oltre a 817 membri di equipaggio). In questa crociera ha a bordo 1.600 passeggeri, dei quali 1.100 sbarcati a Venezia per fine crociera e altri 500 in transito. «Di quelli sbarcati molti hanno dormito almeno una notte in un hotel in laguna, ai prezzi attuali che sono altissimi visto il periodo, oltre a cenare e pranzare nei ristoranti prima di ripartire in aereo per tornare a casa; gli altri 500, invece, essendo in transito, ne hanno approfittato per visitare la città, e tra le mete avevano la Biennale arte e la Mostra del Cinema. - continua Santi - Non è il turismo mordi e fuggi che sporca le calli e lascia solo pochi centesimi ma si tratta di visitatori di qualità che portano soldi a tante attività economiche e alla stessa amministrazione».
LA META PREFERITA
Gli armatori, stando a quanto riferiscono gli agenti e gli altri operatori portuali veneziani, hanno voglia di rientrare a Venezia perché non c'è paragone rispetto a Trieste o addirittura a Ravenna: chi acquista una crociera che arriva fino al nord Adriatico lo fa perché vuole vedere anche Venezia, e non a caso le navi che ormeggiano a Trieste o a Ravenna trasportano i passeggeri a Venezia con i pullman o col treno. «Chiaro che, a questo scopo, riaprire al transito il canale Vittorio Emanuele III è fondamentale non per le grandi navi ma per quelle medie come la Oosterdam che, entrando in laguna dalla bocca di Malamocco e transitando per il canale dei Petroli, potrebbero poi arrivare alla Marittima attraverso proprio il Vittorio Emanuele. - spiega Alessandro Santi - Così si farebbe rinascere la Marittima: il terminal più bello, più efficiente e più premiato del Mediterraneo che, con un colpo di spugna, è stato chiuso e abbandonato a se stesso, a far da appoggio per le poche navi che ormeggiano a Marghera il sabato e la domenica».