Costa lascia il Porto dopo otto anni: grandi navi, troppi ritardi

Martedì 28 Febbraio 2017 di Elisio Trevisan
Costa lascia il Porto dopo otto anni: grandi navi, troppi ritardi
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VENEZIA - In California i massimi operatori mondiali dei porti gli hanno chiesto di poter approfondire il progetto del Voops, porto da costruire in mezzo al mare per tenere lontane le grandi navi dalla laguna, in Italia il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha detto ai cinesi che la Via della seta arriverà a Trieste, a Genova e, va bè, anche a Venezia. «Tutto sommato è un buon risultato. Considerando che i cinesi erano partiti con l'idea di creare una direttrice per le merci tra Shanghai e Venezia, e che il nostro governo aveva invece proposto Genova e Trieste, il fatto che Delrio ci abbia inserito pure Venezia è già un successo». Paolo Costa ha la voce rotta dall'emozione perché è la sua ultima conferenza stampa da presidente dell'Autorità portuale di Venezia, dopo otto anni e mezzo al comando, Autorità che non si chiama più nemmeno così: tra qualche giorno arriverà Pino Musolino, il nuovo presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale Venezia e Chioggia. «Con la riforma hanno sicuramente semplificato i nomi» ha detto Costa scherzando, riferendosi ad esempio a Napoli che invece di porto di Napoli ora si chiama un po' autarchicamente Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale...
 
 
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