Corto Maltese, il marinaio anti-eroe «Non amo le regole, ne rispetto solo una»

Lunedì 16 Luglio 2018 di Alberto Toso Fei
Corto Maltese ritratto da Matteo Bergamelli
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Corto Maltese (1887-1936) avventuriero e marinaio, personaggio dei fumetti

Volendo sottilizzare sulla sua biografia Corto Maltese non è nato a Venezia, trascorre praticamente la sua vita in giro per il mondo (solo tre delle sue avventure si svolgono in città: “Corte Sconta detta Arcana”, “Favola di Venezia - Sirat Al-Bunduqiyyah” e la meno conosciuta “L'angelo della finestra d'Oriente”) e, avendo domicilio ad Antigua, nelle Antille, oltre a una proprietà a Hong Kong, in laguna non ha nemmeno casa. Eppure è senza dubbio il simbolo di una venezianità autentica, perché in fondo lo spirito più profondo dei veneziani di ogni tempo è legato al viaggio, e Venezia è sempre stata innanzitutto di chi l'ha amata e l'ha voluta fare propria, a dispetto del luogo d'origine. La sua leggenda inizia a Malta, dove nasce a La Valletta il 10 luglio del 1887 da un marinaio inglese di Tintagel – in Cornovaglia – del quale non si conosce il nome (ma che sosteneva di essere il nipote di una strega di Man) e da una gitana di Siviglia conosciuta con il nome di “La niña di Gibilterra” (luogo dove i genitori si erano conosciuti). La madre, secondo la leggenda, era talmente bella che il pittore Ingres se ne innamorò follemente, al punto di farne una delle sue modelle.

Nella verità storica Corto Maltese arrivò invece abbastanza tardi nella produzione di Hugo Pratt: precisamente nel 1967, dopo un turbinoso giro dell'autore tra Londra, gli Stati Uniti, il Sudamerica e l'Italia: la prima avventura del marinaio con l'orecchino, “Una ballata del mare salato”, comparve sul numero uno di “Sgt. Kirk”, una rivista fondata in collaborazione con l'editore genovese Florenzo Ivaldi. Nelle storie di Corto Maltese Pratt riversò le mille letture d'avventura della sua giovinezza: Conrad, Salgari, Melville, Stevenson, Dumas, Cooper, De Vere Stacpole; vi compaiono le guerre, le uniformi, i deserti, le donne, la massoneria, ogni cosa egli avesse incontrato e conosciuto nella vita. Sono opere colte e popolari a un tempo. Venezia sarà spesso evocata, oppure la protagonista di grandi storie divenute oramai dei classici. Corto Maltese cresce a La Valletta e poi a Cordoba con il rabbino Ezra Toledano (amante della madre), che lo inizia alla Torah e gli racconta le prime storie segrete.

Un giorno un’amica gitana della madre gli prende la mano sinistra e constata inorridita che al ragazzo manca la linea della fortuna. Corto prende un rasoio del padre e se ne traccia una da solo, lunga e profonda. Sarà sempre padrone del suo destino e delle sue fortune. I suoi viaggi sono epici: Europa, Africa, Sudamerica, Antille, Indie, Cina, Mongolia, Egitto, Singapore, ovunque la fantasia di Hugo Pratt (e di ogni uomo amante del viaggio e della scoperta) l'abbia potuto spingere. Nel corso delle sue avventure incontra Rasputin, spesso suo compagno di viaggio; ma anche gli scrittori Jack London, James Joyce, Ernest Hemingway e Hermann Hesse, il drammaturgo Eugene O’Neil, la pittrice Tamara de Lempicka. Oppure i banditi Butch Cassidy e Sundance Kid, e – ad Ancona, dove fa il portiere d'albergo – il rivoluzionario russo Josif Djugatchsvili, destinato a diventare Stalin.

Assiste alla morte del “Barone Rosso”; cerca Atlantide e il tesoro di Alessandro Magno; ma più che il valore venale degli oggetti delle sue ricerche, il vero tesoro è l'avventura che ogni volta è chiamato a vivere. “Non sono un eroe – spiega lui stesso dalle pagine del sito ufficiale dove è possibile trovare notizia di ogni sua avventura –; mi piace viaggiare e non amo le regole, ma ne rispetto una soltanto, quella di non tradire mai gli amici”. Nel luglio 1936 inizia la guerra civile spagnola: Corto Maltese combatte nelle Brigate internazionali assieme a John Cornford (figlio della poetessa inglese Frances Croft Cornford, nipote di Darwin). “Sembra che sia scomparso durante la guerra di Spagna”, dice Cush, un personaggio de “Gli scorpioni del deserto” – ambientato nel 1941 – a proposito di Corto, spiegando che il marinaio gli ha spedito dalla Spagna un falco, Al-Andaluz. Lì si perdono dunque le tracce letterarie di Corto Maltese, che malgrado abbia una data di nascita e una – ufficiosa – di scomparsa, gode dell'immortalità degli eroi dell'immaginario.
Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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