Jaguar travolge una Mini, l'autista fa "mea culpa" ma l'assicurazione non paga

Giovedì 29 Dicembre 2016
Jaguar travolge una Mini, l'autista fa "mea culpa" ma l'assicurazione non paga
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CORTINA - La dinamica dell'incidente, per una volta, è pacifica, tanto che il 34enne milanese con la Jaguar  che l'ha provocato scrive persino  alla sua Assicurazione per sollecitare il risarcimento alla controparte. Ma a un anno di distanza dal sinistro la donna ferita, una 75enne di Padova, che ha riportato anche un'invalidità permanente del 60%, non ha ancora ricevuto un euro da Vittoria Assicurazioni, neanche il rimborso delle spese sostenute: lo Studio 3A, che la assiste, ha così denunciato il caso all'Ivass e si prepara all'inevitabile citazione in causa.

Il 27 dicembre 2015 l'anziana sta percorrendo con la sua Mini Cooper la regionale  ad Alverà, frazione di Cortina, quando improvvisamente un 34enne di Milano, che sopraggiunge nella corsia opposta sulla Jaguar Land Rover, girando a sinistra in una laterale le taglia la strada.

L'impatto è inevitabile e violento: per la donna  inizia un'odissea tra interventi chirurgici, complicanze post operatorie e riabilitazione.
 
 


Per ottenere giustizia la donna si rivolge a Studio 3A: nonostante le responsabilità del sinistro siano acclarate e le gravi conseguenze fisiche non siano disconosciute nella visita medico-legale di controparte, Vittoria si rifiuta di risarcire. A smuoverla non è servito neanche, circostanza assai rara nel mondo dei sinistri, l'accorato appello rivolto alla compagnia dall'automobilista che ha scritto: “Trovo biasimevole e inaccettabile che la compagnia assicurativa, a un anno dall'incidente, non abbia ancora assunto le decisioni del caso e pretenda di lasciarmi solo nel far fronte alle richieste di una signora che non dovrebbe trovarsi in tale condizione ma, al contrario, dovrebbe essere lasciata serena e, cioè, libera di pensare unicamente alla propria guarigione. La compagnia prenda in mano la situazione e intervenga al più presto per venire incontro alle legittime aspettative della signora”.

Appello rimasto pure questo inascoltato. Vittoria è arrivata al punto di rifiutare anche di rifondere alla 75enne le “sole” spese sostenute e tutte regolarmente esibite all'Ispettorato di Padova, circa 20mila euro tra medicine, visite, terapie e soprattutto un montascale, non essendo più in grado di salire le scale di casa.  

Tutti i particolari sul Gazzettino del 30 dicembre

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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