Aizzano il grosso rottweiler contro la cliente di un bar e la Polizia

Martedì 17 Luglio 2018
foto di repertorio
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MESTRE - Lite in un bar di via San Donà verso le 23 di lunedì sera. Giunti sul posto i poliziotti hanno rintracciato nel  una donna che riportava una vistosa ferita sanguinante ad un braccio. La stessa, S.M.M., ha raccontato agli agenti che mentre si trovava nel bar è stata avvicinata da una coppia di clienti, con al seguito un rottweiler di grossa taglia, che hanno cominciato ad inveire nei suoi confronti e a percuoterla ripetutamente.

Gli agenti hanno appurato che, poco prima, tra l’uomo, M.R., visibilmente alterato dall’alcool, e la S.M.M. si era accesa una furiosa discussione dovuta al fatto che lo stesso, urtando il tavolo, le aveva rovesciato addosso una bottiglia di birra.

M.R. si era quindi allontanato dal bar per farvi ritorno poco dopo accompagnato dal cane e dalla compagna. A questo punto i due hanno malmenato S.M.M., scatenando il rottweiler che ha azzannato alla caviglia e ad un braccio la donna causandole diverse ferite per poi dileguarsi. Una pattuglia della Polizia li ha rintracciati poco lontano senza però potersi avvicinare in quanto i due istigavano ripetutamente il cane anche verso di loro con furiose offese e minacce. Solo dopo una faticosa manovra le pattuglie intervenute sono riuscite ad accerchiare la coppia, chiudendo ogni via d’uscita, e a procedere al controllo.

Tuttavia, i due non smettevano di istigare il cane anche nei confronti dei poliziotti, tanto che lo stesso appariva visibilmente spaventato e continuava a ringhiare minacciosamente sia contro gli operanti che contro gli stessi padroni. Giunto sul posto il personale del servizio veterinario, gli agenti sono riusciti finalmente a mettere in sicurezza l’animale e ad arrestare M.R. e la compagna, identificata per D.G.P., per i reati di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.

Stamane, martedì 17, il giudice, considerati i precedenti della coppia (reati inerenti agli stupefacenti lui e reati contro il patrimonio lei) nonché l’atteggiamento poco collaborativo e violento di entrambi, ha condannato M.R. alla pena di un anno e 4 mesi e la D.G.P. ad un anno e 2 mesi con pena sospesa, entrambi sottoposti all’obbligo di firma. La vittima è ancora ricoverata all’ospedale di Mestre avendo riportato diverse ferite lacero contuse
Ultimo aggiornamento: 20:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA