Mare, maxi-proroga alle concessioni balneari: ancora 15 anni di tempo

Martedì 18 Dicembre 2018 di Giuseppe Babbo
Mare, maxi-proroga alle concessioni balneari: ancora 15 anni di tempo
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Intesa raggiunta, concessioni demaniali escluse dalla direttiva Bolkestein per i prossimi quindici anni. E' la soluzione trovata dal Governo con un emendamento collegato alla prossima Finanziaria, che consentirà di prorogare l'applicazione delle liberalizzazioni europee alle concessioni balneari. Una questione particolarmente sentita dai circa mille operatori della costa veneziana, anche perché le attuali concessioni sarebbero scadute il 31 dicembre 2020, tra poco più di due anni. E senza una nuova proroga l'unica soluzione era quella di andare a gara, con il rischio di trovarsi di fronte grandi catene pronte a investire su attività come chioschi e stabilimenti balneari, che fino ad oggi sono stati a conduzione famigliare o quasi. Ovviamente ora il provvedimento dovrà essere approvato dal Governo e soprattutto dovrà essere condiviso dall'Unione Europea, che ha l'ultima parola. Ma se tutto andrà bene le attuali concessioni rimarranno invariate per i prossimi 15 anni, e per ulteriori 5 in presenza di attività famigliari il cui unico sostentamento sia legato a questa attività.
LE REAZIONI«La decisione del Governo va nella direzione auspicata commenta il sindaco di San Michele-Bibione e presidente della conferenza dei sindaci della costa, Pasqualino Codognotto ora però ci aspettiamo un passo in più per chiarire le modalità con le quali andranno a gara le nuove concessioni e soprattutto come il Governo si rapporterà con l'Unione europea che dovrà dare il parere definitivo su questo provvedimento». Di passo in avanti parla anche Manrico Pedrina, presidente di Confcommercio Bibione-Caorle: «E' un primo risultato importante dice che permette di dare dei primi riscontri positivi agli operatori. Ora ci aspettiamo la stessa attenzione per gli ambulanti dell'arenile». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo: «Si tratta del primo, importante, passo compiuto a difesa e tutela delle professionalità della nostra costa sono le sue parole . Le battaglie che anche come Confcommercio abbiamo portato avanti, stanno portando i loro frutti».
PASSO AVANTISoddisfatto anche Lorenzo Vallese, presidente regionale di Confesercenti e del Consorzio veneto chioschi, più volte in prima linea su questo argomento. «E' un primo passo in avanti ammette . Ora sarà fondamentale l'approvazione dell'Europa e soprattutto chiarire i criteri con i quali saranno poi indette le gara. Pochi 15 anni? E' una mediazione rispetto alla nostra richiesta di 30 anni, sicuramente è un periodo buono per ammortizzare gli investimenti». «Finalmente abbiamo ottenuto un primo risultato importante aggiunge Renato Cattai, presidente di Federconsorzi Jesolo, realtà che rappresenta una trentina di stabilimenti non ho dubbi sul fatto che il provvedimento verrà approvato dal Governo. Il periodo di 15 anni rappresenta un arco temporale giusto per tornare ad investire». Il problema, semmai, secondo il presidente di Federconsorzi è legato al prezzo dell'intesa raggiunta dal Governo. «Si parla di possibile aumento dei canoni demaniali conclude ci auguriamo non sia così, in caso contrario la beffa sarebbe enorme. Le nostre imprese sono a basso reddito con continui investimenti, l'aumento rischia di metterci in ginocchio».
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