MESTRE - Le nutrie non si accontentano più della campagna, degli argini dei fiumi e delle periferie. Pacifiche (e in alcuni casi accolte a braccia aperte da animalisti che danno loro da mangiare), hanno preso coraggio e si sono avventurate tra i palazzi, conquistando anche il centro di Mestre. E se per la Città metropolitana i tempi di intervento sono troppo lunghi, con il rischio di ritrovarsi in estate con una vera e propria invasione, a intervenire è il Comune di Venezia che ha chiesto aiuto a una ditta specializzata, affidandole per 3 anni l'attività di abbattimento e smaltimento.
In terraferma, quindi, non si può più aspettare. Se nel centro di Mestre le nutrie, che passeggiano beatamente anche al mercato, divertono (o al massimo spaventano) i passanti, i veri danni si registrano in campagna e lungo gli argini di fiumi e canali, dove i roditori scavano buche e rovinano i raccolti. Gli agricoltori sono disperati e le associazioni di categoria nei giorni scorsi hanno lanciato l'allarme: Confagricoltura Venezia chiedeva di far partire i corsi per l'abbattimento e la Cia veneziana invitava la città metropolitana a fare la propria parte.
