Cipriani, l'albergo veneziano comprato dalla "holding del lusso" Vuitton

Sabato 15 Dicembre 2018 di Maurizio Crema
VENEZIA Un'immagine della veduta dall'Hotel Belmond Cipriani
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VENEZIA Il lusso di Vuitton compra gli hotel a cinque stelle di Belmond come il Cipriani e l’Orient Express, il treno esclusivo che fa tappa anche a Venezia. Il gruppo Lvmh  per l’ospitalità da sogno degli hotel Belmond ha staccato un assegno da 2,6 miliardi di dollari per un gruppo che è stato valutato 3,2 miliardi di dollari. E così ha acquisito alberghi icone come il Cipriani di Venezia, l’Hotel Splendido a Portofino, gli alberghi di lusso sul Machu Picchu in Peru, il Copacabana a Rio de Janeiro. Il polo francese punta ad espandersi nell’hotellerie d’altagamma dove già controlla gli hotel Bulgari (marchio di punta del gruppo nei gioielli acquisito nel 2011 per 4,7 miliardi di euro che controlla anche 6 hotel, altri tre partiranno presto a Mosca, Parigi e Tokyo) e il Cheval Blanc sulle alpi francesi.
L’operazione prevede un’offerta di 25 dollari per azione (2,6 miliardi in contanti), con un premio del 42% sul prezzo di chiusura di giovedì. L’acquisizione è una delle maggiori fatta da Lvmh, che l’anno scorso ha speso 6,5 miliardi per conquistare il controllo completo di Dior. Oltre al Cipriani, del gruppo Belmond fanno parte in totale 46 proprietà, luoghi che sono nell’immaginario collettivo come il Grand Hotel Europe a San Pietroburgo o il Cataratas nel Parco nazionale Iguassu in Brasile. Oppure treni come il Venice Simplon-Orient-Express o il Belmond Royal Scotsman. Ma anche crociere come la Road a Mandalay, in Birmania, o il leggendario Club 21 di New York.
RICAVI PER 572 MILIONI
Nei 12 mesi chiusi a settembre, Belmond ha registrato ricavi per 572 milioni di dollari e un ebitda rettificato di 140 milioni. La transazione dovrebbe chiudersi nella prima metà del 2019, dopo il via libera degli azionisti di Belmond e delle autorità in materia di concorrenza. «Belmond offre esperienze uniche per i viaggiatori più esigenti», ha detto Bernard Arnault, presidente e Ceo di Lvmh: «La sua eredità, i suoi servizi innovativi, la sua eccellenza sono in linea con i valori del gruppo e complementari con le nostre maison Cheval Blanc e le attività alberghiere di Bulgari». L’operazione arriva in un momento particolare per il settore del lusso, che teme sempre più rallentamento dell’economia cinese da cui dipende oramai largamente. La stesso Lvmh a Parigi ieri ha chiuso in calo dell’1,52%.
SCARPA: «QUALIFICA LA CITTÁ»
«È un’operazione che qualifica ulteriormente Venezia e dalla quale sicuramente partiranno anche altri investimenti sulla città - ha spiegato Claudio Scarpa dell’Ava, Associazione veneziana albergatori - chiunque porta capitali e lavoro a Venezia è benvenuto, soprattutto chi sviluppa attività di alto livello come Belmond e Vuitton».
M.Cr.
Ultimo aggiornamento: 09:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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