I cinesi alla conquista di Rialto:
boom di richieste di subentro

Martedì 9 Dicembre 2014 di Giorgia Pradolin
Lo storico locale "Muro" in campo Bella Vienna
11
Il mercato si spopola e i cinesi puntano gli occhi su Rialto iniziando a "rastrellare" la zona. Non è nuovo l'interesse degli imprenditori orientali sulla città che può già contare numerosi bar e botteghe ceduti ad acquirenti con gli occhi a mandorla, ma negli ultimi tempi l'interesse si sarebbe fatto più assiduo nella zona rialtina. Numerosi infatti, gli esercizi che in queste ore stanno ricevendo proposte interessanti, e, in tempo di crisi, qualcuno ci sta riflettendo e qualcuno ha già aperto le porte agli stranieri. Come sono cambiati i tempi da quando, solo qualche anno fa, il ristorante "Il Giardino di Giada" era l'unica attività cinese della zona.



Oggi però, gli imprenditori orientali hanno cambiato strategia commerciale: acquistano la gestione degli esercizi ma non vi entrano più sostituendosi completamente ai vecchi dipendenti, preferiscono lasciare i veneziani all'interno dei locali per dare continuità alle vendite e al giro d'affari. E pian piano, senza far troppo rumore o creare una "rottura" con il passato e le vecchie abitudini dei clienti, a Rialto qualcosa sta già cambiando, ed anche velocemente. A cominciare da uno dei bar centrali e più gettonati della movida veneziana, il "Muro" in campo Bella Vienna che da pochi giorni ha aperto le trattative per la vendita e da qualche giorno, per la prima volta, ha dietro il bancone anche una barista cinese ad affiancare i soliti camerieri.



A detta di commercianti e residenti anche il bar "Tris" in Ruga Rialto sarebbe stato ceduto a nuovi titolari con gli occhi a mandorla, sempre da pochi giorni, ma dall'esercizio nessuna conferma e nessun commento. A chiudere il triangolo "giallo" nell'area di una cinquantina di metri, si parla anche di un interesse crescente per la macelleria in Ruga degli Spezieri che a fine mesi cambierà gestione, dato che lo storico "becher" va in pensione. E pare non sia finita qui.



Tasse, affitti e spopolamento preoccupano i commercianti locali che quando ricevono le generose offerte degli orientali tirano un sospiro di sollievo. Sono di pochi giorni fa i numeri "neri" delle attività a Rialto: da poco ha chiuso lo storico panificio Carlon e per fine anno è prevista la stessa sorte anche per Aliani gastronomia. Oltre al macellaio di Ruga degli Spezieri altri due "bechèri" attendono la vicina pensione per chiudere i battenti. La situazione non migliora nello storico mercato: due rivendite di pesce sono già state chiuse e quattro banchi in Pescheria sono in vendita. Lacrime anche tra i banchetti di frutta e verdura se si pensa che delle 54 licenze sono 35 quelle attive. E già ci si chiede quante di queste attività risulteranno appetibili per i cinesi innamorati della laguna.
Ultimo aggiornamento: 14:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci