Mestre. Saluti da "Marte", addio al paradiso del disco in vinile per oltre mezzo secolo

Domenica 12 Maggio 2024 di Filomena Spolaor
Mestre. Saluti da "Marte", addio al paradiso del disco in vinile per oltre mezzo secolo

MESTRE - «Sia chiaro, non chiudo perché il mercato del disco è in declino o non c'è lavoro... Mi ritiro con nostalgia, perché gli anni avanzano e ne ho ormai 70. Sono già in pensione da due anni ma avevo scelto di continuare a lavorare».
Francesco Ganzer, titolare del negozio di dischi "Marte" in via Bissuola, è "un'icona" della cultura musicale.

L'addio sarà tra poche settimane, sicuramente in giugno. «Io sono da sempre un appassionato di dischi racconta - e fin da ragazzino la mia vita è stata accompagnata dalla musica, sia a casa che a scuola. Nel periodo del liceo capitava spesso di scambiare vinili con gli amici e alla fine degli anni '60 suonavo la chitarra in un gruppo musicale». Non si trattava di collezionismo, tanto che Ganzer decise di abbandonare lo studio e lavorare con i dischi, aprendo il negozio nel 1971 e iniziando a gestirlo con Massimo Cossovel, l'attuale proprietario de "La casa del disco", a lato di piazza Ferretto, dal quale poi si è separato. «All'inizio, oltre ai dischi, il mio negozio proponeva anche un reparto libri e fumetti prosegue Ganzer - , ma con il cambiamento del commercio negli anni '80 c'è stato l'avvento di vinili e cd. "Marte", rispetto agli altri negozi di dischi, ha sempre avuto la caratteristica di raccogliere il consenso dei veri appassionati, piuttosto che puntare sulla vendita su larga scala trascurando l'amore per la musica».


PASSIONE E COMPETENZA
L'arrivo dei centri commerciali ha mandato in crisi i negozi tradizionali. «Si sono diffusi anche mercatini dell'usato e mostre aggiunge -, luoghi che non ci hanno tolto clientela, ma hanno pubblicizzato di più il "prodotto disco", favorendone la diffusione». Ganzer non è contrario alla vendita online, ma l'ideale è abbinarla a quella del negozio fisico. «Il rapporto umano con l'addetto rimane fondamentale - aggiunge -. Il negozio di dischi non ha bisogno del classico commesso che sta al banco o alla cassa a svolgere mansioni. Servono conoscitori, persone che se ne intendono. Cultura, esperienza ed età: è difficile che un giovane abbia competenza della materia. Bisogna investire un capitale iniziale e avere un pizzico di fortuna».
All'interno del negozio di via Bissuola si sono trovati sempre tutti i generi, dal jazz alla musica classica, avanguardia e pop. «Ho cercato conservare un negozio generalista - sottolinea -, perché è capace di interessare persone diverse e attrarre un pubblico eterogeneo». Tra i vinili più preziosi Ganzer ricorda un'edizione prodotta in poche copie per la presentazione alla stampa di "The Wall " dei Pink Floyd, un vinile di Frank Sinatra e uno di Luigi Nono con dedica autografa. «Il negozio è sempre stato un rifugio - conclude -, un luogo dove scambiare opinioni, conoscenze e confidenze, anche al di là della musica».

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