Incendio a Concordia. Il fratello di Paola, pompiere, accorre. Ma i colleghi lo bloccano

Lunedì 17 Dicembre 2018 di B.Cer.-M.Cor.
Incendio a Concordia. Il fratello di Paola, pompiere, accorre. Ma i colleghi lo bloccano
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CONCORDIA SAGITTARIA - Un dramma nel dramma, quello di Andrea Castellet, 54 anni, fratello della donna morta per salvare la figlia 11enne, soffocata dal fumo dell'incendio scaturito dall'albero di Natale. Andrea è un vigile del fuoco in servizio a Portogruaro. Avrebbe dovuto prendere servizio alle 8, ma due ore prima è stato svegliato dalla telefonata della madre Elda: «Corri, la casa di Paola sta bruciando: le ragazze sono qui in salvo, ma lei non è più uscita». Andrea non ci ha pensato due volte, ha indossato l'equipaggiamento ed è corso in via Cesare Battisti a Paludetto. D'istinto avrebbe voluto gettarsi in avanti, ma le fiamme erano ancora alte, fumo nero dappertutto. I compagni lo hanno fermato e assistito, lui ha capito perfettamente cosa era successo alla sorella. Ha pensato alle nipoti e alla mamma e si sono raccolti tutti a casa sua. Andrea, nonostante il dramma che stava  vivendo è andato al reparto per risolvere il problema del turno: gli è stato detto ovviamente che era esentato dal servizio e che sarebbe stato chiamato un sostituto. Ha comunque afferrato casco, tuta e guanti per unirsi ai colleghi, per essere tra i primi a recuperare Paola, per abbracciarla un'ultima volta. Spente le fiamme, è entrato: chi era con lui non ha rivelato la scena a cui ha assistito.
«DONNA MERAVIGLIOSA»«Paola era una persona meravigliosa», ha detto con la voce rotta dall'emozione il fratello Maurizio. Sono le uniche parole prima del silenzio: questo è il momento del dolore e dell'aiuto alle due figlie di Paola. Una notte che i vicini, a Paludetto, non dimenticheranno mai. «Siamo stati svegliati dalle luci e dalle grida, dal fuoco: un inferno. E poi abbiamo saputo di Paola». Assunta Moretto, che vive in una delle case della zona, a due passi da quella della tragedia, è ancora sotto choc. «Erano le 6.15-6.20 - racconta la donna - quando ho udito un grande trambusto. Non potevo uscire e mi sono messa a una finestra. Sentivo anche urlare, ma non capivo bene: una scena spaventosa». «Stavo per chiamare la coppia che vive sopra di me - riprende la Moretto - ma in quell'istante ho notato l'uomo scendere i gradini, scavalcare il muretto e correre nel cortile dei Castellet. Si era portato anche una scala e cercava di collocarla sotto una finestra della casa in fiamme. Le figlie e la mamma di Paola chiedevano disperatamente soccorso, per un attimo mi è parso di sentire un'invocazione di aiuto dall'interno. Forse era Paola e forse il mio vicino ha compreso, nonostante il fuoco e il fumo, dove si trovava e che stava tentando di aprire un balcone per fuggire».
«NON LE LASCEREMO SOLE»«È una tragedia immensa per tutta la popolazione di Concordia - commenta il primo cittadino di concordia, Claudio Odorico - Ora dobbiamo pensare alle due ragazze.

Non abbandoneremo le figlie di Paola. Se ci fossero necessità siamo pronti a intervenire immediatamente». Oggi la giunta si ritroverà per valutare il da farsi. Non è escluso che oltre ai servizi sociali alle figlie e ai nonni serva anche un sostegno psicologico dopo un evento tanto traumatico. «Era brava a scuola, così come è stata una mamma altrettanto presente con le figlie - racconta l'amico d'infanzia Simone Ferron, ora assessore alla Sicurezza di Concordia - una ragazza bella, tanto che il tempo pareva essersi fermato per lei. Ciò che mi ha colpito di Paola è sempre stata la sua riservatezza, non ha mai ceduto alla tentazione di esternare pubblicamente emozioni o pensieri. Ciò che sicuramente la contraddistingueva era la sua bontà. Sapeva amare e aveva messo le figlie davanti ad ogni cosa». 

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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