MESTRE - La chiamano "Droga di Hitler", perché un principio attivo simile veniva somministrato ai soldati nazisti durante le operazioni belliche della seconda guerra mondiale. Un fenomeno ancora agli esordi in Veneto, come raccontato nei giorni scorsi dal Gazzettino, ma che negli ultimi tempi ha evidenziato una sua fetta di mercato. Dopo il sequestro di agosto dei carabinieri di Spinea, in cui vennero rinvenute 500 pasticche di "Yaba", particolare tipo di metanfetamina, i militari sono arrivati a bloccare un corriere bengalese con quasi 2.500 dosi di sostanza stupefacente. Rahman Masudur, un cuoco 50enne bengalese residente a Viterbo con permesso di soggiorno in regola, era il classico insospettabile. Mai un precedente e un lavoro stabile.
Dalle indagini partite dal sequestro precedente, i carabinieri di Spinea avevano iniziato a monitorare dei corrieri collegati al pusher, tra cui anche Masudur. L'uomo, almeno una volta al mese, faceva un viaggio in Bangladesh di circa una settimana. Questa volta, i militari hanno deciso di intercettarlo all'arrivo in aeroporto, su un volo da Dacca con scalo a Istanbul. Il 50enne aveva superato indenne la dogana (i cani antidroga non erano riusciti a individuare lo Yaba, confusa con del cibo bengalese estremamente speziato) ma in parcheggio, invece del suo complice, ha trovato la pattuglia dei militari. Arrestato, è stato portato in carcere con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti.
I particolari nel quotidiano in edicola il 20 ottobre.
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