JESOLO - Mancata emissione degli scontrini, ordine di chiusura per la Capannina Beach.
Si tratta dello storico locale fronte mare, all'altezza di piazza Mazzini, al quale sono stati imposti tre giorni di chiusura a partire da mercoledì 9 settembre. La sanzione è stata stabilita perché la Capannina, tra i punti di riferimento della movida jesolana e non a caso ogni giorno frequentato da migliaia di giovani, non ha emesso cinque scontrini negli ultimi anni. Una serie di episodi verbalizzati dagli uomini della Guardia di Finanza, l'ultimo dei quali risalente al luglio dello scorso anno.
In quel caso la sanzione, come ricordano i gestori del locale, era scattata al momento dell'aperitivo serale, per la mancata emissione di uno scontrino di tre euro per uno spritz. «Non a caso il provvedimento è dello scorso luglio - spiegano i titolari del locale - considerato però che in un primo momento ci era stata imposta la chiusura durante un weekend in piena estate, con i nostri legali ci siamo opposti. Il provvedimento era ancora in vigore e per questo la prossima settimana scatterà la chiusura di tre giorni». Una sanzione, dunque, prevista dalla legge per casi di questo tipo.
«Sono situazioni che possono accadere - aggiungono i gestori della Capannina - soprattutto quanto c'è una grande affluenza di clienti. La nostra società esiste da 20 anni: è la prima volta che ci capita una situazione di questo tipo. Fortunatamente, in questo caso, siamo quasi a fine stagione: passati i tre giorni di chiusura, da sabato riapriremo normalmente, soprattutto se le condizioni meteo saranno favorevoli». Sempre i gestori sottolineano come questo provvedimento non ha nulla a che vedere con il sequestro degli impianti musicali imposto lo scorso anno. «Sono due vicende completamente diverse - concludono i titolari - addirittura la vicenda degli scontrini è antecedente a quella dei rumori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si tratta dello storico locale fronte mare, all'altezza di piazza Mazzini, al quale sono stati imposti tre giorni di chiusura a partire da mercoledì 9 settembre. La sanzione è stata stabilita perché la Capannina, tra i punti di riferimento della movida jesolana e non a caso ogni giorno frequentato da migliaia di giovani, non ha emesso cinque scontrini negli ultimi anni. Una serie di episodi verbalizzati dagli uomini della Guardia di Finanza, l'ultimo dei quali risalente al luglio dello scorso anno.
In quel caso la sanzione, come ricordano i gestori del locale, era scattata al momento dell'aperitivo serale, per la mancata emissione di uno scontrino di tre euro per uno spritz. «Non a caso il provvedimento è dello scorso luglio - spiegano i titolari del locale - considerato però che in un primo momento ci era stata imposta la chiusura durante un weekend in piena estate, con i nostri legali ci siamo opposti. Il provvedimento era ancora in vigore e per questo la prossima settimana scatterà la chiusura di tre giorni». Una sanzione, dunque, prevista dalla legge per casi di questo tipo.
«Sono situazioni che possono accadere - aggiungono i gestori della Capannina - soprattutto quanto c'è una grande affluenza di clienti. La nostra società esiste da 20 anni: è la prima volta che ci capita una situazione di questo tipo. Fortunatamente, in questo caso, siamo quasi a fine stagione: passati i tre giorni di chiusura, da sabato riapriremo normalmente, soprattutto se le condizioni meteo saranno favorevoli». Sempre i gestori sottolineano come questo provvedimento non ha nulla a che vedere con il sequestro degli impianti musicali imposto lo scorso anno. «Sono due vicende completamente diverse - concludono i titolari - addirittura la vicenda degli scontrini è antecedente a quella dei rumori».
