LIDO DI VENEZIA - Anche i dati di luglio e agosto hanno confermato le avvisaglie di inizio stagione: le spiagge del Lido sono in calo. Gli stabilimenti balneari dell'isola per troppi anni, decenni, sono rimasti uguali a se stessi. Ed ora la crisi ha presentato il conto: nelle spiagge più prestigiose e ampie dell'isola (ex Ciga) una capanna su due é vuota. La percentuale di occupazione supera a stento il 50 per cento, e perciò deve ricorrere a formule inusuali, fino a pochi anni fa, per l'isola d'oro: le promozioni per affittare la capanna anche in giornata. In questa settimana di Ferragosto, tra i clienti vip al Lido, c'era anche il sindaco Luigi Brugnaro che ha affittato (pagando di tasca propria) una capanna in prima all'Excelsior. Ma i dati di questa stagione balneare 2017 offrono anche un'altra chiave di lettura: la rivincita dei piccoli stabilimenti balneari sui più titolati. Nei piccoli stabilimenti non è una marcia trionfale, ma la percentuale di occupazione viaggia sul 70 per cento. Questione di tariffe più basse, ma anche di investimenti che qui sono stati fatti, ad esempio rinnovando il parco capanne.
Ecco che la lettera pubblicata sul Gazzettino di un cliente della spiaggia Des Bains che ha lanciato un grido di dolore sul futuro della spiaggia del Lido, raccontando del tucul decadente che gli è stato affittato al modico prezzo di 200 euro al giorno, ha riaperto il dibattito. «Le spiagge ex Ciga attacca il presidente del Consorzio degli stabilimenti balneari del Lido, Marco Damiani pagano vent'anni e oltre di immobilismo e mancati investimenti.
Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 13:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ecco che la lettera pubblicata sul Gazzettino di un cliente della spiaggia Des Bains che ha lanciato un grido di dolore sul futuro della spiaggia del Lido, raccontando del tucul decadente che gli è stato affittato al modico prezzo di 200 euro al giorno, ha riaperto il dibattito. «Le spiagge ex Ciga attacca il presidente del Consorzio degli stabilimenti balneari del Lido, Marco Damiani pagano vent'anni e oltre di immobilismo e mancati investimenti.
Quel cliente che ha scritto ha perfettamente ragione. Ma questi problemi non dipendono dagli attuali gestori, e forse nemmeno quelli precedenti. Le ragioni vanno cercate molto più indietro nel tempo. Le spiagge ex Ciga non sono nostre consorziate, ma posso dire di aver verificato che quest'anno sono stati fatti, dagli attuali concessionari, sforzi e investimenti importanti per migliorare la situazione. Il Lido prosegue ha una clientela balneare che non ha eguali in altre parti d'Italia. Qui lavoriamo con i residenti e i veneziani, il nostro riferimento è la famiglia». Nel dibattito si inserisce anche il presidente della delegazione Lido dell'Ava, Antonio Vianello, che rivela. «Ai nostri turisti che frequentano il Lido la spiaggia piace così com'è afferma Vianello proprio perché non si sta ammassati sotto file con decine di ombrelloni appiccicati».
