Braccialetto elettronico al marito molestatore e anche alla moglie vittima

Martedì 24 Gennaio 2017
Un braccialetto elettronico
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VENEZIA - Pur di avere la certezza di non essere più molestata dall'ex marito, ha accettato anche lei di indossare un braccialetto elettronico: in questo modo, se l'ex coniuge accusato di comportamenti persecutori si dovesse avvicinare troppo, l'allarme suonerà immediatamente nella centrale operativa delle forze dell'ordine e i soccorsi saranno tempestivi. È uno dei primi casi in Italia quello autorizzato ieri dal giudice di Venezia, Irene Casol, con il consenso della parte offesa del reato di stalking. All'imputato, un imbianchino di 48 anni, residente nel Miranese, in provincia di Venezia, era già stato applicato il braccialetto elettronico un paio di settimane fa in modo da controllare che non lasciasse gli arresti domiciliari, disposti dopo l'ennesimo atto di aggressione nei confronti della donna, avvenuto nel luglio dello scorso anno, che gli costò l'arresto da parte dei carabinieri di Mirano.

Da allora sono passati sei mesi e il difensore dell'uomo, l'avvocato Antonio Alessandri, ha fatto istanza per ottenere una misura cautelare meno gravosa, quella del divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai luoghi da lei frequentati, al fine di consentirgli di poter lavorare e, dunque, di cercare di riprendere una vita normale. Il giudice ha accolto la richiesta, ma per evitare inutili rischi, considerato che in passato l'uomo aveva già violato un precedente divieto di avvicinamento, ha chiesto e ottenuto dalla donna la disponibilità ad indossare un braccialetto elettronico gemello a quello dell'ex marito. I due braccialetti, dotati entrambi di dispositivo gps, sono stati tarati in modo tale da attivare l'allarme se dovessero avvicinarsi a meno di 250 metri. 
 
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