Ecatombe di serrande abbassate, chiudono altre botteghe del centro

Giovedì 6 Febbraio 2020 di Claudia Meschini
Chiudono molte attività soprattutto artigianali nelle zone centrali della città
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VENEZIA Un’ecatombe. Basta una passeggiata su due direttrici (Stazione-Santi Apostoli lungo Lista di Spagna-Strada Nova- Lista di Spagna e poi dai Tolentini a Rialto lungo San Tomà e campo San Polo) per avere un’idea della morìa di negozi e attività artigianali in centro storico. Lungo quei due percorsi se ne contano ben 25.
Il maggior numero di chiusure si rilevano, stranamente, proprio nel cuore della città: in calle de la Bissa, a Rialto sono ben quattro i negozi chiusi, tra cui l’agenzia immobiliare Rio Alto che si è trasferita ed il negozio specializzato in noodles Wok’n Go. Arrivando in campo Santa Maria Formosa si nota subito un’edicola storica con il cartello cedesi/affittasi ed un numero da contattare solo via whatsapp, poi proseguendo lungo la Barbaria de Le Tole si incontra Al Sole di Puglia, negozio specializzato in prodotti enogastronomici campani e pugliesi, anche qui un cartello: “Vendesi o affittasi”, pochi passi e troviamo chiusi anche lo studio d’Arte Artù di Tobia Morra, una sartoria artigiana ed un negozio specializzato in tapparelle e oscuranti. Qui il cartello annuncia l’avvenuto pensionamento. Torniamo ora verso il centro città. 

Partendo da campo Santi Apostoli, lungo la Strada Nova si notano le saracinesche abbassate di un negozio di pizza al taglio, quelle della trattoria Dai Peochi, che mette in vendita anche il fondo, della bottega d’abbigliamento per uomo Jacob’s Classic & Sports Man, di Camicissima in campo San Leonardo e di Lions calzature. Anzi, qui le saracinesche non sono ancora abbassate in maniera definitiva ma in vetrina capeggia già il cartello affittasi: «Sto per chiudere l’attività - spiega Eunice Paviola - il marchio Lions era stato creato da mio padre a metà degli anni’50, avevamo tre botteghe in città oltre a due negozi in terraferma a Mirano e a Sottomarina. Purtroppo a Venezia negli ultimi anni è difficile mantenere un’attività come la mia, da una parte il calo della popolazione residente e dall’altra il turismo che non è più quello di una volta, sono ostacoli difficili da superare. Oggi il viaggiatore che acquista calzature in città o compera direttamente le griffe di lusso o le scarpe cinesi a quindici euro, le scarpe a prezzo medio, come le mie, non vanno più. Ad ogni modo mi auguro di riaprire presto l’altro piccolo punto vendita Lions che avevo in fondamenta San Simeon Piccolo». Ed è proprio qui, lungo la fondamenta di fronte alla stazione di Santa Lucia, molto meno frequentata da quando ha aperto il ponte della Costituzione, che si notano due chioschi di oggettistica arrugginiti ed abbandonati ormai da diverso tempo, proseguendo in Fondamenta Minotto si nota la serranda abbassata del negozio di fotografia Foto Video Bomber e, poco più in là, in Crosera San Pantalon quella di Crema&Cioccolato Venezia Bubble Tea (cedesi attività) e del negozio di abbigliamento per donna Elitre Concept Store. 
Arriviamo quindi in campo San Polo dove è sfitto il negozio che fino a poco tempo fa ospitava l’agenzia immobiliare Prisma, trasferitasi altrove. Ai piedi del ponte de la Madoneta, sull’omonimo rio, sono due i negozi chiusi, uno di caramelle l’altro specializzato in bambole e giocattoli d’antiquariato. Prima di arrivare a Rialto si percorre calle de la Rugheta o dell’Ogio, qui ha chiuso per cessata attività una storica merceria veneziana. Dietro le vetrine, già impolverate, si legge ancora un cartello che invitava i passanti ad entrare: “Entrata libera - Free entrance. Molte cose speciali all’interno, chiedi per qualsiasi cosa. Grazie”. Evidentemente non è bastato.
Infine, va registrato un nuovo trasferimento per il negozio Buffetti (prodotti per l’ufficio) che mercoledì 29 gennaio ha lasciato l’ampio negozio in Campiello Corner, vicino al Ponte dei Giocattoli per spostarsi a San Marco, in calle dei Stagneri. La Betan Buffetti, per diversi anni in Strada Nova, si era spostata nel 2017 nel negozio ex Euroshop in campiello Corner, condividendo gli ampi spazi del locale con Testolini srl. Il contratto d’affitto era stipulato a nome della Buffetti mentre Testolini era entrato in affitto di reparto e le due griffe erano rimaste separate. Poi, lo scorso ottobre, il marchio Testolini, presente a Venezia fin dal 1911, ha cessato di esistere, chiudendo l’attività, e Buffetti è rimasto per pochi mesi nel negozio, oggi sfitto, in campiello Corner. E per restare a San Marco, da qualche giorno ha chiuso il fruttivendolo di Calle de San Luca, di fronte al panificio Colussi: affitto troppo alto.
 
Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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