Borseggiatori nella case Ater. Sloggiati, ma rientrano e le occupano di nuovo con un trucco

Venerdì 6 Luglio 2018 di Davide Tamiello
Borseggiatori nella case Ater. Sloggiati, ma rientrano e le occupano di nuovo con un trucco
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MESTRE - Liberato per meno di 24 ore. Un po' di arte drammatica, tre bambini al seguito, fondamentali per far leva sul buon cuore degli operatori prima e per blindare la permanenza abusiva poi, e il cavallo di Troia finisce per tornare in quell'appartamento di via Camporese 57. Quel B&b abusivo, allestito in uno degli alloggi popolari occupati del rione Pertini, era stato sgomberato solo mercoledì mattina. Undici posti letto, punto d'appoggio per borseggiatori e trasfertisti del crimine in generale, quella casa era stata sorvegliata dal comitato cittadino del rione per mesi, prima di concordare un blitz con Ater e polizia di Stato. Lo sfratto è andato in scena, appunto, l'altra mattina: gli avvocati dell'Ater hanno cambiato il blocco della serratura e recintato con le grate tutti gli altri accessi. Pareva una partita chiusa, insomma. Ma gli abusivi avevano ancora qualche freccia da scoccare. 

 
CAVALLO DI TROIA
Di fatto, gli occupanti si sono giocati la carta della donna con bambini. Hanno mandato avanti una giovane serba, con tre figli al seguito: la donna ha chiamato i vigili del fuoco intorno alle 3 del mattino. «Ho perso le chiavi di casa. C'è una mia amica che le ha, ma non mi risponde al telefono...i bambini devono rientrare». La madre ha mostrato anche un documento in cui era riportato l'indirizzo dell'abitazione. Una sceneggiata particolarmente ben orchestrata, capace di mettere in dubbio la valutazione dei pompieri, gente che in situazioni di questo genere ci si trova quasi quotidianamente. «Il caposquadra - fanno sapere dal comando - ha dovuto decidere in fretta, vista l'ora, è ha preferito fare l'interesse dei minori». Ineccepibile, in effetti. Quando, però, i pompieri hanno fatto saltare la serratura della porta, hanno visto quei letti a castello e quell'arredamento poco affine a una casa con bambini e quelle grate a tutte le altre finestre, hanno capito subito che, forse, qualcosa non andava. Ormai, però, era troppo tardi: in un attimo la donna ha ripreso possesso della casa. 

I BAMBINI
E i bambini al seguito, di fatto, sono una garanzia di permanenza. La notte non è finita qui: i vigili del fuoco hanno segnalato il caso ai carabinieri. I militari hanno redatto un verbale della situazione, registrando quindi formalmente il ritorno degli abusivi al loro posto. Della vicenda è stata informata anche Ater e il Comune, che ora dovrà trovare un nuovo modo per procedere. Di sicuro non sarà semplice, proprio perché la presenza di minori complica, inevitabilmente, un nuovo processo di sgombero.

NUOVA TENDENZA
Utilizzare le case occupate come dei B&b sembra essere diventata una tendenza in voga nel rione Pertini.

Il precedente risale a nemmeno un mese fa. Stessa zona, stesse modalità: il 7 giugno, infatti, i vigili avevano sgomberato un altro alloggio occupato e trasformato in un b&b, in via Camporese 1. Un business sicuro e garantito, senza costi: perché tenere una casa gratis solo per sé, quando si può sfruttarla per farne una vera e propria fonte di guadagno? E così, per sei mesi quell'appartamento era diventato meta di stranieri con trolley e valigie. Un continuo viavai a tutte le ore, dal volume d'affari sconosciuto, ma che aveva allarmato i residenti. Anche in quel caso era partita una segnalazione alle forze dell'ordine e all'Ater. Quando l'avvocato dell'Ater si è presentato alla porta per avvisare che il giorno seguente ci sarebbe stato lo sfratto c'era una donna bulgara, che aveva ricevuto da una connazionale posto e attività. Al momento dell'esecuzione del provvedimento non c'era nessuno: frigorifero ben fornito di alimenti e bibite e diverse valigie. Ma quando si stava collocando la grata anche all'ingresso, dopo aver già murato tutti gli altri accessi comprese le finestre, ecco arrivare un bulgaro. Era in abbigliamento da spiaggia e quando si è reso conto di quel che stava accadendo ha implorato di poter entrare per prendere bagaglio e documenti e poi è sparito.

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