VENEZIA Non appena hanno capito che quell’uomo era un borseggiatore si sono scagliati su di lui per bloccarlo. Sono riusciti a trattenerlo per qualche minuto, ma alla fine il ladro è riuscito a scappare e a dileguarsi nel nulla. Il tutto documentato da un video twittato dall’artista canadese Katrina Olson, direttrice del Canadian fashion film festival, e postato poi dal gruppo Facebook “Sciopero dell’abbonamento Actv”. È la donna, a Venezia in vacanza, a raccontare l’accaduto di lunedì pomeriggio.
«Ero insieme alle mie figlie all’imbarcadero di Ca’ Rezzonico - spiega - quando, in direzione opposta, è arrivato un vaporetto della linea 1. Da lì, un uomo ha cominciato a urlare: “Qualcuno chiamo la polizia, quest’uomo mi ha messo la mano in tasca e ha cercato di rubarmi il portafoglio”». A quel punto, due turisti si lanciano sull’uomo individuato.
Il borseggiatore si divincola, ingaggia una lotta a bordo con i due corpulenti turisti che tentano in tutti i modi di immobilizzarlo in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. «È stato a quel punto - continua l’artista canadese - che ho iniziato a riprendere la scena con il cellulare, perché l’uomo stava cercando di scappare. Nonostante la lotta, è riuscito a liberarsi e a saltare giù dal vaporetto e scappare». Il turista sarebbe riuscito a tornare in possesso del suo portafoglio, motivo per cui avrebbe deciso di non sporgere denuncia. La questione dei borseggiatori, però, è più attuale che mai, soprattutto in queste due settimane di massima affluenza turistica in città. I ladri di borselli sono in agguato ovunque: da Mestre, alle fermate subito all’esterno della stazione, si mescolano tra la folla in attesa del bus per poi approfittare della calca per infilare le mani in zaini e borse. Stessa tecnica che si ripete all’interno degli autobus e, una volta in centro storico, nei vaporetti e nelle calli. La polizia ferroviaria, solo l’altro ieri, ne ha arrestati quattro, tutti romeni. Agli imbarcaderi, però, i cartelli parlano chiaro: “Fate attenzione ai borseggiatori”. Evidentemente, adesso, i turisti non solo hanno cominciato a leggerli, ma hanno imparato anche a difendersi e a reagire di conseguenza.
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Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 08:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Ero insieme alle mie figlie all’imbarcadero di Ca’ Rezzonico - spiega - quando, in direzione opposta, è arrivato un vaporetto della linea 1. Da lì, un uomo ha cominciato a urlare: “Qualcuno chiamo la polizia, quest’uomo mi ha messo la mano in tasca e ha cercato di rubarmi il portafoglio”». A quel punto, due turisti si lanciano sull’uomo individuato.
Il borseggiatore si divincola, ingaggia una lotta a bordo con i due corpulenti turisti che tentano in tutti i modi di immobilizzarlo in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. «È stato a quel punto - continua l’artista canadese - che ho iniziato a riprendere la scena con il cellulare, perché l’uomo stava cercando di scappare. Nonostante la lotta, è riuscito a liberarsi e a saltare giù dal vaporetto e scappare». Il turista sarebbe riuscito a tornare in possesso del suo portafoglio, motivo per cui avrebbe deciso di non sporgere denuncia. La questione dei borseggiatori, però, è più attuale che mai, soprattutto in queste due settimane di massima affluenza turistica in città. I ladri di borselli sono in agguato ovunque: da Mestre, alle fermate subito all’esterno della stazione, si mescolano tra la folla in attesa del bus per poi approfittare della calca per infilare le mani in zaini e borse. Stessa tecnica che si ripete all’interno degli autobus e, una volta in centro storico, nei vaporetti e nelle calli. La polizia ferroviaria, solo l’altro ieri, ne ha arrestati quattro, tutti romeni. Agli imbarcaderi, però, i cartelli parlano chiaro: “Fate attenzione ai borseggiatori”. Evidentemente, adesso, i turisti non solo hanno cominciato a leggerli, ma hanno imparato anche a difendersi e a reagire di conseguenza.
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