Architettura dei record: sfiorata quota 260mila visitatori, la metà under 25

Lunedì 28 Novembre 2016
Architettura dei record: sfiorata quota 260mila visitatori, la metà under 25
VENEZIA - La 15/ma Biennale di Architettura che si è chiusa ieri sera dopo sei mesi di apertura è stata l'edizione dei record, e non solo per la cifra di 260 mila visitatori mancata per soli 275 visitatori, il 14% in più rispetto all'edizione 2014, che pure era stata la più visitata di sempre (ad essi tra l'altro andrebbero aggiunti le 14.180 presenze della vernice, contro le 12.214 dell'edizione scorsa). In qualche modo infatti il boom era annunciato, se si considera che per mesi l'esposizione Reporting from the front, curata da Alejandro Aravena, era stata la mostra più visitata in Italia, con oltre 2mila biglietti staccati ogni giorno. Particolarmente significativa è in realtà la composizione di questi numeri, a partire dal consenso dei giovani: quasi la metà dei visitatori infatti (per la precisione il 45%) sono under 25, e oltre un quarto studenti. Dei progetti dedicati ad essi, Biennale Sessions ha registrando una grande partecipazione di università e accademie straniere, con 140 atenei convenzionati (+17% rispetto al 2014) di cui 80 straniere, provenienti da tutti i continenti. 6.615 studenti universitari provenienti da tutto il mondo hanno inserito la visita alla Biennale Architettura all'interno del loro percorso formativo, facendo della Biennale un luogo di approfondimento e di ricerca. Quanto agli Educational e alle visite guidate, hanno richiamato 43.950 partecipanti suddivisi in 2.197 gruppi (più 15%).

L'altro dato significativo è stata la presenta di ben 65 partecipazioni nazionali, 30 dei quali con installazioni nei padiglioni storici ai Giardini, 20 all'Arsenale e 15 nel centro storico di Venezia. «Abbiamo scommesso impegnandoci a fondo sulla Biennale Architettura - commenta il presidente Paolo Baratta, che nel week-end ha incontrato con Aravena i curatori dei Paesi e il mondo dell'architettura che ha affollato gli ultimi giorni di apertura. - Siamo molto grati ai Paesi per questa loro partecipazione. La Mostra è diventata il punto di riferimento più significativo per il mondo dell'architettura. La mostra di Aravena ha costruito occasioni di riflessione sulle possibilità della società civile di organizzare meglio lo spazio del proprio sviluppo nei centri e nelle periferie del mondo».

A testimoniare l'importanza della rassegna e l'interesse suscitato dalla Biennale c'è stata da un lato la presenza del premier Renzi col ministro della cultura Franceschini lo scorso 18 maggio all'inaugurazione, dall'altro la copertura mediatica assicurata da 3357 giornalisti accreditati, 2018 dei quali della stampa estera, con 98 testate televisive presenti di cui 68 straniere;3.045 gli articoli sulla stampa e sui principali siti web. Poderosa anche la risposta del web attraverso i quasi sette milioni di visitatori sul sito istituzionale e i centinaia di migliaia di contatti sui social (283.900 i fan della pagina Facebook, 620mila quelli di Twitter).

Fenomeno altrettanto interessante, per una mostra fino a qualche anno fa considerata minore, è stato il favore con cui essa è stata accolta dal mondo del cinema: fra le personalità che l'hanno visitata ci sono state Natalie Portman, Sonia Bergamasco, Deborah e John Landis, Gemma Arterton, Nina Hoss, Chiara Mastroianni, Zhao Wei, Sam Mendes, Giancarlo De Cataldo, Pablo Larraín, Joshua Oppenheimer, Lorenzo Vigas e Jovanotti.
Da segnalare fra gli eventi più significativi della rassegna, il Convegno Urban Age, che di solito si svolge in varie città del mondo e stavolta ha accettato l'invito di tenersi a Venezia, il 14 e 15 luglio. Con l'occasione, la London School of Economics Cities e la Alfred Herrhausen Society della Deutsche Bank hanno organizzato un Padiglione alle Sale d'Armi dell'Arsenale, in occasione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite - Habitat III, tenutasi a Quito, Ecuador (17-20 ottobre 2016). Sono stati inoltre realizzati il Padiglione delle Arti Applicate, in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra, con una mostra intitola A World of Fragile Parts e il Progetto Speciale Reporting from Marghera and Other Waterfronts, allestito nel Padiglione di Forte Marghera (Mestre, Venezia). La Mostra si è arricchita anche dei Meetings on Architecture, appuntamenti con la partecipazione dei maggiori architetti. 
S.F.
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